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1914_07_06 L' AMORE


Ани

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L’Amore

 

 

 

 

Forza e vita, prima serie, Prima edizione fototipica, Sofia, Casa edittrice “Janua-98”, anno 1999 – conferenza domenicale

 

 

 

“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’Amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna”. (I Corinzi 13:1)

 

 

 

La parola “amore” è diventata molto prosaica nella bocca della gente; è talmente prosaica che non ha persino più senso. Quando una parola perde il suo senso perde di sale e tutto ciò che perde di sale non ha forza in sé e di conseguenza in esso inizia un regresso. Nel mondo organico quando un cibo entra nello stomaco e non riesce a reagire in modo giusto in esso si entra in uno stato che i dottori chiamano “indigestione” e che, da parte sua, provoca un dispiacere del corpo. Questa legge è valida non solo riguardo il mondo fisico, ma anche riguardo la vita mentale: quando ci si presenta un pensiero che non riesce a reagire sul nostro cervello e la nostra mente non riesce a percepirlo dentro di noi si forma la stessa condizione. Così succede anche con il cuore umano: quando un desiderio entra nel cuore dell’uomo e non riesce a reagire su di esso ed il cuore di conseguenza non riesce a percepirlo, si forma sempre uno stato simile.

   La natura umana ha una concezione tripla sulle cose. Prendete un frutto – una mela rossa, variopinta, bella; prima è la sua forma che invita i vostri occhi; la prenderete, la girerete prima dall’una parte e poi dall’altra e secondo la sua forma esterna ed il suo colore attraverso gli occhi vi farete una opinione di essa. Dopo che i vostri occhi concludono questo processo, avvicinerete la mela al vostro naso per vedere se emette qualche odore ed il vostro olfatto determinerà la qualità di questo odore. Quando il vostro olfatto farà il suo lavoro, la vostra lingua ed i vostri denti vorranno assaggiare la mela e faranno l’ultima operazione sulla povera mela – romperanno il suo bel vestito e da questo abito colorato non rimarrà niente; la lingua dirà: “Questa mela è gustosa. Anche l’Amore ha una manifestazione tripla nella vita riguardo la gente e, vista l’incomprensione dei suoi rapporti, nasce quella idea sbagliata su di essa, quella idea che ha la gente. Alcuni dicono che essa è un sentimento, altri – che è una forza, i terzi – che è un’illusione etc. Com’è la mente dell’uomo così è anche la sua condizione, come si usa dire, pertanto in funzione di questo sarà anche la sua concezione per l’Amore. Per conoscere il concetto di un uomo su qualche problema, vedete come parla e scrive; per conoscere una donna, visitatela, vedete com’è la sua casa; per conoscere una cuoca entrate nella sua cucina e vedete che cosa e come cucina; per conoscere un soldato lasciatelo andare sul campo della battaglia; per conoscere un maestro lo dovete vedere nella scuola; un sacerdote – nella chiesa ecc. Ogni cosa deve essere esaminata sul suo posto. Pertanto quando dobbiamo parlare del significato dell’Amore in senso generico, naturalmente, non sarete tutti pronti per capire ciò che vi potrò dire e per poter trasferirvi questo pensiero, per essere concepibile per voi, io devo vestirlo in una forma semplice. Posso parlare una lingua incomprensibile per voi non perché ho voglia di non essere compreso, ma perché  ho le mie ragioni per le quali la mia lingua potrà essere incomprensibile. Quando nasce un bambino piccolo, sua madre prima gli dà latte, poi dopo che cresce un po’ gli prepara cibo liquido, poi dopo gli mastica il cibo ed il bambino, da parte sua, succhia ed inghiotte il latte e a lui questo fa tanto piacere; ma per dargli alimento più solido  gli dovranno crescere i denti – altrimenti si rovinerà il suo stomaco. Ma prima della crescita dei denti avviene un certo processo – il bambino soffre. Ed allora la madre dice a se stessa: “Il bambino ha la febbre, chissà se non muore, chiamerò il dottore”; ma quando i denti finiscono di crescere questo stato passa. Anche nella vita umana avviene una cosa simile – quando gli danno cibo solido, l’Amore, l’uomo passa il processo delle sofferenze. Pertanto quando diciamo “Le sofferenze sono necessarie” sottintendiamo che le dobbiamo passare, che crescono i nostri denti per poter nutrirci di questo cibo solido. Quali sono questi denti poi dopo ve lo potrò commentare, ma adesso vi dico che quando inizieranno le vostre sofferenze nel mondo, questo è un segno che hanno iniziato a crescervi i denti. Quando passate da questo processo voi ormai siete formati, avete 32 denti e siete all’età di Cristo – 32 anni.

Adesso farò una breve analisi di come l’apostolo Paolo concepiva l’Amore. Per capire l’Amore dobbiamo paragonare questa nozione con le sue nozioni opposte. Quando una persona vuole descrivere un oggetto deve trovare i suoi caratteri distintivi: per esempio, descrive un cavallo, una mucca, una  pecora, un lupo etc. – deve trovare i segni che distinguono uno dall’altro tutti questi animali. Di solito nella descrizione facciamo un’analisi della parte esteriore, ma possiamo fare anche un’analisi delle peculiarità interne, sottolineando le differenze che esistono tra di loro. Nel mondo moderno tutta le persone vorrebbero essere degli oratori eloquenti perché tutti sanno che un oratore con la forza del suo verbo può incidere sulla folla. Ma l’apostolo Paolo dice: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’Amore…”, non avrò nessuna utilità: il rapporto sarà come se guardassimo una mela soltanto dal di fuori. Adesso ognuno si pone la domanda quale sarà il suo destino ed il destino della Bulgaria. Se voi foste capaci di profetizzare  tutti verrebbero da voi a chiedervi, e voi sareste stimati se la vostra profezia si avverasse. Ma l’apostolo Paolo disse: ”E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla”.

Tutto ciò che succede oggi non fa la vita.  Potreste smuovere monti e città, potete distribuire regni interi, ma tutto ciò è la parte esteriore della vita.  E poi l’apostolo Paolo dice ancora: “E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”.

Allora anche se avessimo tutte le virtu’ che l’apostolo Paolo annuncia, ma siamo privi d’Amore, noi siamo privi dalla cosa più importante. Non è che le altre cose non contano, ma sono soltanto la parte esteriore e non riguardano l’anima umana. E dopo lui inizia descrivere  i pregi positivi del Amore. Il suo primo pregio è la pazienza. Ma conoscete il senso della pazienza? La pazienza è il pilastro fondamentale della vita. Se avete la pazienza potete ottenere tutto; se non l’avete non potete ottenere niente nella vita. Un uomo che ha pazienza è come una nave con ancóra; un uomo senza pazienza è come una nave senza timone. Proprio questa è la proprietà distintiva dell’Amore. Per questo è detto: “Dio è Amore”, perché Lui è paziente. La pazienza è il segno del grande Amore che Dio nutre verso di noi. Se Lui non aveva avesse questo Amore non potrebbe sopportarci finora; non potrebbe sopportare la nostra ignoranza e le nostre viltà e da molto tempo avrebbe pulito il mondo da noi. Cosicché qualunque lavoro iniziamo, qualunque bene vogliamo ottenere nella vita, per noi la pazienza è una necessità incondizionata. Tanti dicono: “La pazienza – questa è volitività”. No, la pazienza è una grande virtu’ e nel carattere umano non c’è un pregio più nobile di lei. La pazienza non nasce insieme all’uomo, questa dovrà essere acquisita; l’Amore ci può venire gratuitamente, ma la pazienza la dobbiamo acquisire. E la sofferenza è un processo attraverso il quale si può acquisire la pazienza; questo è il metodo per acquisire la pazienza.  

Per essere pazienti dobbiamo essere “lievitati” con tre virtu’ fondamentali: La Saggezza, La Verità e La Virtu’. Perché’ una madre sopporta gli errori del proprio bambino e cerca di educarlo? Lei prevede che il bambino, nonostante le sue debolezze nel futuro diventerà un grande uomo, un uomo utile per la propria casa e per la propria patria. Proprio prevedendo questo la madre dice a se stessa: „ Io per questo bambino mi esporrò a tutti i disagi e sopporterò tutte le sue debolezze”. E lei si comporta in modo intelligente. L’uomo paziente è intelligente e prevede il futuro. Guardate una fanciulla che ancora non è sposata, ella mantiene le sue mani molto pulite, non vuole nemmeno bagnarle in acqua, le mette profumi, ma dopo che si sposa non si preoccupa più di spalmarle con il profumo del bambino[1] e sente anche un piacere a fare questo. Che cosa trova lei in questo bambino? Che cosa la lega ad esso? Se lo pesi – sarà soltanto qualche chilo.  In esso c’è un’anima Divina che attrae la madre al punto che lei con la sua pazienza è pronta ad accontentarlo in tutto, lo cura in tutti i modi. Se toccasse all’uomo di accudirlo lui lo avrebbe buttato via, dicendo: “Questo lavoro non è per me”. Pertanto ogni lavoro in questo mondo, per poter farlo, dobbiamo obbligatoriamente avere Amore – esso è un grande fattore nei cuori di quelli che ce l’hanno.

Io vi parlo dell’Amore nel suo senso più lato, non vi parlo della sua essenza. Alcuni considerano l’Amore una sensazione, una disposizione piacevole del cuore. Questo non è l’Amore, perché l’uomo può bere mezzo chilo di vino e anche così avrà un piacere al cuore; quando avete certi dolori fate alcuni massaggi, anche da quelli sentite un certo piacere, ma questo non è quel piacere che dà l’ Amore. Quando uno vi ama qualche volta vi può provocare un dolore.

L’Amore contemporaneamente provoca sia sofferenza che gioia – questa è una sua proprietà. Esso è una forza a doppia punta:  esso accarezza tutti, ma punisce anche tutti. E come vi punisce? Quando se ne va via da voi diventate tristi e dite:  “Sono infelice”. Perché sei infelice? Per la mancanza dell’Amore. Io sono felice – perché? – perché l’Amore è presente in me. Ma L’Amore dice anche un’altra cosa – la pazienza è la via attraverso cui esso può arrivare nel cuore umano. La pazienza crea le condizioni perché si manifesti l’Amore. Senza la pazienza L’Amore non può arrivare dentro di noi. Questo è il primo fondamentale pregio – l’avanguardia del suo arrivo. Quando imparerete questa pazienza nella sua interpretazione più vasta voi vedrete che essa è una grande forza nelle mani dell’uomo coraggioso e decisivo – questo uomo ha un grande futuro davanti a sé.

   
Adesso inserirò la parola “benevolenza” – essa è la parte positiva, attiva dell’Amore, mentre la pazienza è la parte passiva, la parte che custodisce, nella quale dobbiamo sopportare un certo carico; la benevolenza è un Amore, pronto per creare, per fare un favore a qualcuno, chiunque sia – incontrate un mendicante, vi chiede di fargli un favore, fateglielo; un vostro amico ha caratteristiche nobili, vi chiede di fargli un favore, fateglielo anche se lui non è della vostra convinzione e della vostra fede. Noi vogliamo che la gente ci ami e che sia gentile, ma spesso noi trasgrediamo questa regola e oltre a non avere pazienza, spesso non mostriamo neanche la benevolenza ordinaria che dobbiamo alla gente. Alcuni dicono di voler bene a qualcuno, ma parlano male di lui. L’eco di questo parlatorio un giorno sarà sentito perché ciò che uno semina, questo mieterà un giorno; se semina mele raccoglierà mele; se seminerà spine, mieterà spine. Io non parlo di quali dovranno essere i miei atteggiamenti verso di voi, io guardo sempre quali devono essere i miei atteggiamenti verso Dio, verso L’Amore, cioè verso quello che si esige che io faccia per i miei fratelli. Come comprenderò i miei atti è una cosa secondaria, per me è importante se sono pronto, se posso eseguire quella legge fondamentale che mi pone L’Amore – se potrò essere paziente come esso vuole, se posso essere benevolente come esso desidera. Questo è necessario per tutti, per tutto il mondo, per quelli che veramente hanno il cuore. Quelli che non capiscono questo – loro li lascerò. Alcuni chiedono: “Che cosa succederà con la gente cattiva, con i peccatori”? Succederà quello che succederà con le pietra, con le formiche, con i piccoli insetti. Ma voi pensate che la situazione delle formiche è peggiore della vostra? Loro sono mille volte più felici di voi: loro non sentono queste sofferenze che sentite voi. Dobbiamo rimpiangere soltanto quella gente nella quale si è svegliata la coscienza Divina, che comprende L’Amore, il bene e il male, che soffre e si tormenta. Alcuni dicono: “Non ho fortuna in questo mondo – io sono una persona sfortunata”. Rispondo: “Perché l’Amore non ti ha visitato, per questo sei sfortunato”. “Ma perché non arriva?” – “Perché sei impaziente.” – “Ma io cerco di essere paziente.” – “D’accordo, hai iniziato.” – “Ancora non ho fortuna.” – “Perché non sei benevolente.” Direte: “Queste cose sono molto belle e sono molto facili da fare, le faremo”, ma non le fate. Io vi dico come se fossi un medico: Tutti siete malati, perché non ho incontrato un essere umano sano nel vero senso della parola; completamente sani sono solo i santi e gli angeli che vivono nel Cielo. Un medico dopo che entra nella vostra casa vi dirà: “La vostra casa non è igienica perché dà al nord; uscirete da questa camera e vi sposterete in una che dà al sud; dovete tenere le finestre tanto aperte per far entrare aria pura e luce; cambierete il materasso; starete attenti con l’alimentazione ecc.” Anche l’Amore dice la stessa cosa – “La vostra camera dà al nord, non è igienica, dovete andare ad abitare in una camera che dà al sud dove vi potrà raggiungere il sole”, cioè, esso vuole dire: “Dovete essere pazienti e benevolenti”. Esso dice: “Queste sono le mie due mani, con i quali io lavoro in continuazione – queste sono le mani dell’Amore”. E sapete quanto costano queste due mani? Ricchezze inestimabili. Quando avete queste due mani voi siete in grado di lavorare tutto. Ripeto, per far crescere le vostre mani spirituali immancabilmente dovete avere pazienza e benevolenza. Se rinunciate a questi due pregi i vostri organi esterni non possono reagire  e anche quelli interni non si possono sviluppare per esprimere delle virtù. E perché dovete essere virtuosi? Perché le virtù vi porteranno tutti i materiali necessari per la costruzione della vostra casa, vi porteranno tutti i succhi utili per la vostra crescita. La virtù non è una cosa astratta, ma è una cosa reale che è sempre in grado di erigere.

E’ per questo che quelli di voi che riescono a capire, dovranno concepire in che cosa consiste la pazienza nel vero senso della parola – non quella pazienza di sopportare le offese: questa non è ancora la pazienza; il segreto della pazienza è, quando un uomo vi offende di trovare il lato buono dell’offesa e di utilizzarla. L’offesa – questa è una noce malescia[2] che qualcuno vi ha dato – la dovete rompere per tirare fuori il gheriglio e mangiarlo. Se potete nutrirvi in questo modo sarete perfettamente sani. La gente che parla male di voi, quando vi ingiuria vi dà nutrimento e se siete capaci di utilizzare questo cibo, sarete più che contenti. La gente butta su di voi sassi duri: voi li dovete rompere, perché dentro quei sassi ci sono dei tesori che potete utilizzare e arricchirvi con questo. Quando tornate a casa mettetevi a riflettere e pregare Dio che capiate la pazienza. Adesso tanta gente si occupa di cose stupide, tanti cristiani vogliono essere grandi, famosi, avere tante conoscenze. D’accordo, le conoscenze arriveranno per conto proprio, basta essere uomini e saper percepirle e utilizzarle; loro potrebbero essere come una forza che potrà favorire voi ed i vostri vicini, basta saper utilizzarle in modo giusto, ma possono essere come uno zaino sulla schiena dell’uomo.

L’Amore non invidia. Dunque, per sapere se vi ha visitati l’Amore vero dovete esaminare voi stessi se invidiate. Se invidiate – non c’è l’Amore. L’Amore deve essere sempre presente nei vostri atti: esso è utile sia in questa nostra vita, come anche nella prossima e la prossima ancora e quanto più in alto andiamo, troveremo un senso sempre più profondo in esso. Da adesso dovremo prendere questa via: un’altra via che porta al cielo non c’è.  Direte: “Questa via è difficile, non si potrebbe evitare?” – Non si può. Senza questa via possiamo entrare dovunque tranne che nel regno Divino. L’Amore non invidia, all’ingiustizia non risponde con l’ingiustizia, al male non risponde con il male, sopporta tutto. Ovviamente, non dico che l’invidia, che l’orgoglio non visiteranno qualche volta il nostro cuore; qualche volta verranno come ospiti, ma per questo non ci giudicheranno, è importante non fare amicizia con loro. Ma qualche volta ci prendiamo mano per mano con l’invidia e andiamo a raccontare alla gente: “Questo è cattivo, dovete starne attenti” e rendiamo la vita di questo uomo sfortunata. L’invidia non è una cosa astratta, come vedete, questi sono gli esseri che hanno acquisito proprietà negative; anche in terra c’è gente che è la personificazione dell’invidia.

Solo dopo che abbiamo imparato queste due proprietà – la pazienza e la benevolenza – noi impariamo la storia della nostra vita, impareremo perché siamo scesi sulla terra. Ancora vi darò l’esempio con il chicco del grano, che nel mondo, tra tutta la frutta che c’è oggi non esiste una più diligente dal chicco del grano: se volete studiare il processo della pazienza, guardate la pazienza del chicco del grano. Senza la pazienza avrete delusione. Molta gente non vi crederà.  Direte: ”La gente non mi segue”. Perché la gente vi dovrà seguire: la gente non è nata per seguire voi. Ascolteranno il vostro insegnamento, ma seguirvi – mai. Spesso chiedete: “Di chi siete seguaci?”. E’ vero, potete essere seguaci della gente, ma qualche volta potete rimanere ingannati, mentre se siete seguaci soltanto di Dio non sarete ingannati mai. La via è una sola, lo ha detto anche Gesù Cristo: “Io sono la via”. Se la gente non ti segue vuol dire che tu non sei sulla via. Qualcuno può dire: “Io non credo” e può prendere un’altra via, ma un giorno senz’altro sarà convinto che la via è questa, la vita glielo dirà, perché questa è un grande esame. Ma mi direte: “Convincimi prima ed allora…” Non voglio convincerti. Io ti dico che questo pane che ti dò, ti sazierà. “Ma dimmi da quali elementi è composto, con quale acqua è stato impastato” – Io non ho tempo. Vuoi prendere il pane per mangiare? – “Non voglio”. Lo metto nella sporta e parto. Chiederete anche: “Che cos’è l’Amore, da quali elementi esso è composto?”. Se fai troppe domande, lo metterò nella sporta, me la getterò sulle spalle e partirò via; ti dirò: “Adesso non ho tempo per risponderti a tutte le domande. La vita è una cosa positiva – provate, prendete, mangiate questo pane e vedrete. L’Amore è il cibo della vita: senza esso non si può vivere e non si può ottenere niente nel mondo. Certe persone hanno un’idea molto vaga dell’Amore, sia riguardo il commercio, sia negli studi, sia nella guerra. Ovunque dobbiamo avere l’Amore, esso è una grande forza. Anche la forza con cui sollevo questo vetro è Amore. La stessa forza si può mettere in un cannone per gettare una granata e uccidere un sacco di gente, si può manifestare in un terremoto, può persino distruggere tutto il mondo, può creare un nuovo mondo. Questi sono i modi del suo utilizzo – come si utilizza una forza. L’Amore è una forza che tramite una regolazione si può utilizzare. La gente è egoista – quando viene l’Amore lo vogliono chiudere dentro di loro. Ma se esso sta chiuso dentro di noi demolirà le mura e uscirà fuori. In una casa così, dove lo vogliamo chiudere, non ci sta. E così nasce la morte. La morte è un processo di demolizione di ogni pensiero e desiderio egoistico; con essa Dio rompe tutti i recinti che hanno costruito attorno a loro gli spiriti cattivi. Il nostro cuore e la nostra mente devono avere tutte le condizioni per percepire l’Amore. Esso è silenzioso, sereno, ma contemporaneamente con i suoi atti esso è una forza terribile. Quando siamo in armonia con esso, il mondo è una beatitudine; se non siamo in armonia, non c’è nella natura una forza più pericolosa dell’Amore. E’ per questo la gente, dalla propria esperienza, dice: “Chi ama forte odia anche forte”. Quanto esso è forte nel suo lato positivo, tanto è forte anche nel lato negativo; per questo dobbiamo essere molto attenti con esso. Quando lo abbiamo non dobbiamo agire negativamente, perché’ in questo caso esso funziona in modo distruttivo – vengono le malattie, le sofferenze, e devastamento di tutta la società. Tanti dicono che Dio è Amore e come Amore non deve punire. Dio, che è tanto amabile, nello stesso tempo è anche esigente. Quando ci vede non contenti, dice: “Mettetegli un chilo sulle spalle”. Noi chiediamo: “Perché ci mettono questo peso?”.  Ma Lui, senza rispondere, dice: “Mettetegli un altro chilo ancora” – “Ma non posso portarli” – “Mettetegli un altro chilo ancora”. E quando ci schiacciano così, non ci possiamo muovere. Allora iniziamo a chiedere: ”Oh Dio, perdonami!” – “Toglietegli un chilo” – risponde Dio. Ripetiamo la preghiera – “Toglietegli ancora un chilo”. Quanto più preghiamo, tanti più chili ci tolgono dalle spalle. E quando ci toglie tutto il peso, Dio ci chiede: “Eh, hai imparato la tua lezione?” – “L’ho imparata bene” – “Se vuoi che non ti metto più pesi devi essere benevolente e paziente rispetto al mondo attorno a te, rispetto a tutti coloro che sono attorno a te, come anche loro dovranno essere benevolenti e pazienti verso di te; questi tuoi piccoli fratelli possono sbagliare, ma tu dovrai avere pazienza, come ho pazienza io. Il giorno che trasgredisci la legge inizierò di nuovo a metterti dei pesi. – “Non posso potare”. – “Porterai”. Io vi ho detto come ci possiamo liberare dal nostro carico. Ognuno di noi deve dire al Signore dal cuore: “Io sono grato con tutta la mia anima e con tutto il mio cuore per tutto ciò che mi hai dato”, perché Dio ha dato all’uomo migliaia di beni, ma l’uomo non sa come utilizzare questi beni – “Sguazza acqua, va assettato”. Tanti commercianti non sono contenti. Perché? Perché dicono di avere 10 000 leva e quelli non bastano. Se gli dai 20 000, non basteranno ancora. Gli dai 50 000, 100 000 – sono sempre  poco contenti. Sapete a che cosa assomiglia l’umanità moderna? Forse avete letto di quel pescatore che ha trovato un occhio. Gli hanno chiesto: “Quanto vuoi per questo occhio?” – “Quanto esso pesa”- ”Pesatelo”. Hanno messo 10 grammi, l’occhio insoddisfatto, hanno messo 20 grammi – ancora insoddisfatto, hanno messo 100 grammi – insoddisfatto, hanno messo 1 chilo, 100 chili, 1000 chili, 10 000 chili, tutto l’oro – l’occhio è rimasto sempre insoddisfatto. “Che cosa faremo, non si può pagare”- hanno cominciato a chiedersi tra di loro. Alla fine hanno chiamato un vecchio saggio e gli hanno chiesto che cosa fare. – “E’ una soluzione molto facile – ha risposto il saggio – prendete un po’ di terra e cospargetela sull’occhio”. Hanno fatto questo ed il piatto della bilancia con l’occhio si è alzato. Anche Il Signore, quando un giorno ci vede malcontenti, dirà: “Cospargete un po’di terra sugli occhi suoi” ed allora diventiamo contenti. Come a noi piace condire i nostri piatti con sale e pepe, così anche il Signore, quando ci vede malcontenti, ci metterà un po’ di sale e pepe per farci contenti. Perché’ la vita non consiste nell’abbondanza che abbiamo, ma in ciò che possiamo utilizzare in un certo momento e in questo essere grati per ciò che Dio ci ha dato. Allora Dio ci darà dei beni ancora più grandi.

Questo capitolo dell’Apostolo lo dobbiamo applicare nella vita pratica: iniziamo a lavorare e ad essere utili ai nostri fratelli, che sono attorno a noi. Noi siamo come in una scuola – studiamo le cose, non siamo come in un vivaio. La chiesa è un gran vivaio: lì puoi piantare tutto, la scuola però è un giardino nel quale si devono piantare soltanto cose che porteranno utilità. Nelle scuole dobbiamo imparare come lavorare e piantare le cose belle e utili. Anche riguardo la scuola c’è un legame tra il cuore e la mente – noi non dobbiamo solo piantare, ma anche coltivare  e dimostrare quelle leggi fondamentali secondo i quali si deve sviluppare la vita.

Dite: “Perché Dio non mi ha dato più virtu’, più forza, più soldi?” Io vedo tante ragioni per questo. Perché quante volte vi ha mandato sul campo, voi, i vostri avi e bisavi per lavorare, invece di mettervi a lavorare con le vostre menti ed i vostri cuori, vi siete occupati con il gusto dell’albero proibito, per fare esperimenti sempre nuovi che sono costati tutto il vostro capitale. Quante volte siete venuti tutti su questo campo e invece di lavorare voi siete scappati e siete tornati da Lui pregandolo di nuovo per darvi qualche cosa senza nessuno sforzo. Voi siete come gli allievi, che il padre e la madre vogliono fare studiosi, ma loro non studiano, scappano dalla scuola; tanti di voi scapavano da questa scuola Divina. Dite: ”Questa cosa non si può finire, ma facciamo alla carlona”. Questa cosa l’avete detta tante volte, lo potete dire anche adesso, ma questo non è molto intelligente. Chi vuole imparare la legge Divina, ed acquisire un grado più alto, evolvere fino alla zona dei santi, da dove guarderà alla vita chiaramente ed il Signore lo guarderà benevolmente, a tutti i costi deve finire la scuola Divina sulla terra con un esame di maturità. In questo compito finale sta il bene di ognuno. Non preparati in questo mondo, guiderete cavalli, arerete, romperete la pietra, costruirete strade finché imparerete  ciò che i cavalli, l’aratro e le strade vi insegneranno – a prepararvi per il Regno di Cristo. I figli disobbedienti Il Signore li manda a rompere la pietra, a quelli obbedienti dà una occupazione nobile. Direte: “E’ duro questo insegnamento!”. Si, è vero, per i pigri sono d’ accordo che è duro. Ma per i diligenti, per i laboriosi e umili esso nasconde dei tesori. Sapete perché il verme è nella terra e la rana – nell’acqua, l’uccello – nell’aria e l’uomo in mezzo a tutto? Questi sono quattro grandi posizioni della vita. “Ma, mi direte, queste sono cose astratte”.  Non sono astratte, queste sono quattro grandi verità, che vi mostrano la via stretta – la via del pensiero Divino. Questa via è stretta, vero, ma per questo ci sono ragioni profonde, che adesso non vi posso spiegare. Queste ragioni si trovano oltre i confini di questo mondo.  

Ma ritorniamo alla parola ”Amore” che la gente ha dissalato[3],  che hanno deformato; hanno calpestato la sua bontà, la sua bellezza e hanno rovinato l’armonia del suo suono talmente tanto, che adesso sono rimasti soltanto i suoi suoni rochi che graffiano l’orecchio. E diciamo a noi stessi: “L’amore – queste sono le illusioni della vita, sogni inutili dei giovani di primo pelo, fanciulle e giovanotti, che corrono dietro l’ombra irreperibile della vita”. Sì, un’ombra, ma dietro questa ombra c’è una realtà, dalla quale proviene il succo della vita, il succo dal quale l’ anima si disseta in continuazione, come fa il viandante stanco presso la sorgente limpida e fresca della montagna. Quali tesori inestimabili, quanta cognizione sono nascosti in questa unica parola! E se la gente sapesse come pronunciarla correttamente, così, come è stata pronunciata inizialmente dalla bocca Divina, tutto attorno avrebbe sorriso e avrebbe ascoltato con tenerezza questo richiamo Divino. La gente avrebbe avuto lo scettro magico dei saggi antichi, davanti alla cui forza tutto si chinava per bene. Tanti direbbero: “Che fortuna è essere in possesso di questo scettro!”. Sì, è vero, è la più grande fortuna che un uomo può ottenere in terra. E la può ottenere, basta aspirare irresistibilmente a questo bene.

Adesso vi dirò solo questo: se iniziate a imparare prima di tutto la pazienza nella vita – a sopportare sempre e tutto con umiltà e gioia – troverete la verità. Con la vostra impazienza ed i pensieri cattivi create un’atmosfera pesante nella vostra casa. La donna non è contenta, perché l’uomo prende 150 leva di stipendio; vuole questo, vuole l’altro – desideri, desideri, desideri; e chi lavorerà per voi, chi altro gli dovrà fornire qualcosa se non voi stessi?  Per esempio se tutti volessero fienili pieni senza lavorare da dove li prenderanno? I beni si ottengono con fatica – con lavoro. Per questo dobbiamo essere contenti di ciò che Dio, nella Sua grande Saggezza, si è degnato di darci.

Non vi consiglierei di prendere mai in considerazione i consigli della gente. Potete trarre qualche insegnamento da loro, ma ognuno deve ascoltare quel consiglio che Dio ha inserito nella sua coscienza. Vedete che cosa dice la gente e se è in conformità con ciò che il Signore vi dice internamente, nella vostra coscienza, obbeditegli; se no, non seguite mai i consigli degli altri. Se volete essere liberi da errori, necessariamente dovete ascoltare il Signore: ognuno di voi che non ascolta il Signore non è un uomo intelligente, ma è uno schiavo delle sue inclinazioni superficiali, della gente, di tutti.

Voi cercate il Signore - dove? Lui è dentro di voi, nella vostra mente, nel vostro cuore, Lui si manifesta in questi due talenti. Ascoltate bene la vostra mente ed il vostro cuore – il Signore vi parla attraverso essi. Ma qualcuno andrà a predicarvi, che la mente ed il cuore sono rovinati. Non è vero. Se la nostra mente ed il nostro cuore fossero rovinati con che cosa potremmo conoscere il Signore? Ci sono dentro di noi cose rovinate, ma non tutto è rovinato. E io vi domando: se non credete alla vostra mente e al vostro cuore a chi crederete? Se la vostra mente ed il vostro cuore sono rovinati come i miei, perché’ dovrò credere a voi? A chi dobbiamo credere? Nel Signore, che vive in noi. E quando crediamo in noi stessi crederemo anche nel nostro fratello. Chi non crede nel Signore Che vive dentro di lui, non può credere nell’altra gente. E chi non è benevolente nei riguardi dei suoi vicini, non è gradevole a Dio. Per questo Il Signore dice di voler bene ai nostri vicini. Ma il vostro vicino è ferito, messo in croce. Il vostro Signore non è nel Cielo, voi Lo avete messo in croce. Leggete i Vangeli per capire che questa è la verità. La vostra salvezza avverrà non in un altro modo, ma tramite questa messa in croce – pazienza e benevolenza. Allora verrà la vostra salvezza. Direte: “E’ una cosa difficile”. Non è difficile. Non aver paura. Metterti in croce è una cosa piacevole. Il Signore sopporta il crocifisso da migliaia di anni. “Ma non è che ci succede qualcosa di male?” Non vi succederà del male. La gente che ha paura delle sofferenze non la vogliamo nella scuola. Voi dovete ringraziare al Dio per queste sofferenze: esse sono inviate da Lui. E queste sofferenze che vi si danno adesso, voi le meritate, siete degni di esse. Se Cristo non avesse portato questa corona di spine, se non fosse stato messo in croce, come manifesterebbe questo Amore? Lo avreste amato oggi se lui voleva e se viveva da re? Voi Lo amate, perché è stato messo in croce per la nostra salvezza.

Per questo da oggi in poi siate eroi, non abbiate paura delle sofferenze, ma dite al mondo che siete uomini e che non una croce, ma dieci siete pronti a portare. Uno si lamentava che la croce che portava era molto pesante. Il Signore ha detto: “Prendetegliela” e lo ha introdotto in una grande sala e gli ha detto: “In questa sala ci sono croci grandi e piccole, d’oro, d’argento, di ferro e di pietra, sceglitene una”. L’uomo, dopo che ha girato e rigirato, ha trovato una piccola croce e ha detto: “Voglio questa piccola croce”. – “Ma questa è la croce che tu portavi finora, era questa la croce che ti avevo dato”, gli ha detto Dio. Noi molto spesso esageriamo le nostre sofferenze. Ma esse sono la via della nostra salita verso Dio. E per questo quando qualcuno soffre, dobbiamo dire a noi stessi: “Lui è un peccatore che si sta salvando”. Io lo considero fortunato  e gli dico: “Fratello, tu sei più vicino al Cielo, vorrei essere al posto tuo”. Quando qualcuno dice: “Io non ho visto sofferenze”. Io gli dico: “Tu sei ancora verde”. Il verde è gradevole, ma quando inizia a maturare, arrivano le sofferenze. Adesso prendete questo pensiero dentro di voi, ve lo dò per ragionare da parte del Signore: quando vi viene una sofferenza, gioite e  ringraziate il Signore che vi vuole bene e per questo ve lo manda. Le sofferenze sono un segno dell’Amore Divino e tutti portiamo questa croce.

Per questo che a tutto il popolo bulgaro, come anima, il Signore ha dato queste sofferenze, per assimilare queste due grandi proprietà: la lunga pazienza e la benevolenza.  “Ma, dite voi, i greci ed i serbi sono così, sono colà”. – Niente, non fateci caso, voi imparate la lezione per la vostra salvezza e come sono loro, lasciate stare: loro non hanno guadagnato niente, verrà il momento che anche loro imparino questa lezione, che a voi è stata data prima e perciò voi dovete ringraziare invece di brontolare. “Ci hanno messo in croce”. – Non c’è niente, voi siete più vicini a Me – risponde il Signore – gli altri non lo sono, loro adesso sono lontani, ma anche loro verranno allo stesso posto. Quando vi mettono in croce, allora entrerete nel Regno Divino. Per questo gioiamo, che abbiamo qualche cosa in più in questo mondo. Che tutti siamo seguaci di Cristo e che portiamo in modo degno questo nome in terra – cristiani. Che cosa diranno gli altri – lasciamo perdere. Che siamo pazienti a lungo e benevolenti e che eseguiamo il nostro dovere verso Dio così, come lo comprendiamo nei nostri pensieri e desideri puri.  E che in questa grande strada non inciampiamo mai, ma continuiamo a lottare coraggiosamente, decisamente ed a incoraggiare tutti coloro che lottano insieme a noi. Questa è la forza tramite quale vinceremo le difficoltà che abbiamo oggi.

 

Conferenza tenuta il 6 luglio 1914 a Sofia.

 

Traduzione dal bulgaro all’italiano: Jeni Dobreva

Redazione: Katia Giannotta

 

 

[1] N.d.r.  Gli escrementi

[2]  Nel significato di “dura da rompere”.

[3]  Nel significato di “reso insipida”

 

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