Ани Публикувано 10 Декември, 2022 Сподели Публикувано 10 Декември, 2022 9. La Legge del karma Preghiera segreta Per la prossima volta scrivete un tema su Il ruolo della bellezza nella natura. Ora parlerò della Legge del karma. Chi volesse imparare qualcosa in più sull'argomento, legga tutto ciò che è stato scritto, anche nelle lingue straniere: in tedesco, francese, inglese e italiano. Io tratterò la questione del karma dal punto di vista della Scienza divina. La legge del karma ha avuto inizio fin da quando l'uomo è uscito da Dio, mentre l'azione o la manifestazione di questa legge è iniziata con la polarizzazione dell'uomo, cioè con la comparsa nel mondo dei due sessi, dei due poli. La polarizzazione implica una divisione della coscienza umana in positiva e negativa, ascendente e discendente, oppure, detto nel modo più elevato: in coscienza d'amore e coscienza di saggezza. Questi sono i due poli nell'uomo. Dite: «Qual è il motivo della divisione della coscienza umana?». In ogni individuo, in ogni ego è stato messo il desiderio di appropriarsi delle cose, di possederle, e a causa di questo è avvenuta la divisione della coscienza umana. Questi due poli, lasciati soli nel proprio sviluppo, si sono smarriti e hanno dimenticato di essere due parti di un'unità. Quindi, una volta che si sono divisi, in loro è apparso l'intimo desiderio di possedersi a vicenda e in modo meccanico, ma laddove esiste un possesso meccanico delle cose, tuttavia, si genera una forzatura. È la natura a opporsi a questa situazione, chiedendo all'uomo un sacrificio volontario. Essa dice: «L'uomo per l'uomo è un fratello, e deve sacrificarsi per lui volontariamente, per amore». Ora definirò il significato della parola sacrificio dal punto di vista occulto. Il sacrificio implica la Legge della crescita e dello sviluppo corretti. Perché? Perché solo ciò che cresce, ciò che si sviluppa fiorisce, dà frutti e può sacrificarsi. Torniamo ora alla questione del karma. Come ha avuto origine il karma, cioè, come ha avuto origine la legge del karma? Le condizioni per il karma sono apparse fin da quando, nel mondo, la prima coscienza ha limitato la seconda coscienza. Spiegherò questo pensiero con il seguente esempio: immaginate che la natura abbia messo due individui ugualmente ricchi e intelligenti a commerciare insieme. Essi hanno bisogno l'uno dell'altro, ma nonostante ciò in ciascuno dei due compare il desiderio di attrarre a sé la ricchezza dell'altro. Alla fine l'uno riesce ad appropriarsi della ricchezza dell'altro, che rimane senza alcun mezzo. Cosa dovrebbe fare quest'ultimo? Dovrebbe diventare servo di quello che è riuscito ad appropriarsi della ricchezza totale. Quindi, l'uno sarà padrone e l'altro servo. In questo senso, nel mondo i padroni rappresentano la prima coscienza che, con la forza, ha preso il sopravvento sulla seconda coscienza. I servi, invece, rappresentano quella categoria di persone la cui coscienza si è sottomessa all'autorità della prima. In questi stessi servi, però, non è ancora scomparso il desiderio di essere padroni, di dominare gli altri. Ecco perché, quando un padrone ha molti servi, questi ultimi iniziano a organizzarsi, a riunirsi, a lavorare per la caduta del proprio padrone, e un giorno lo prenderanno, lo picchieranno per bene, e in questo modo diventeranno loro i padroni e lui il servo. È proprio così che anche le coscienze umane cambiano le proprie condizioni e i propri ruoli. Ora, quando parlo del karma non pensate di poterlo comprendere pienamente in una volta sola. Chiedo: come nasce il male tra gli allievi di una scuola? Il male tra gli allievi nasce quando uno di loro comincia a desiderare di diventare padrone, di disporre della conoscenza degli altri. Il male nasce anche quando uno degli allievi vuole imporsi sugli altri. Egli ha una certa idea dentro di sé e desidera che tutti l'accettino, oppure ha per carattere una certa abitudine, certe forze che vuole imporre agli altri a tutti i costi. L'allievo, però, deve sapere che in natura esiste una legge che regola le azioni e le manifestazioni di tutti gli esseri viventi. Per ogni forza essa ha posto dei limiti, dei confini oltre i quali egli non può ulteriormente svilupparsi: non appena raggiunge questi limiti, si innescano delle reazioni. Finché non conoscono le vostre profonde, intime intenzioni riguardo a qualcosa, gli uomini sono propensi ad ascoltarvi, a obbedirvi. Nel momento in cui vengono a conoscere il vostro scopo, le vostre intenzioni, iniziano subito a opporsi a voi, a mettervisi contro. Questa opposizione nasce dalla forza della Legge di autoconservazione, la legge di tutela della propria libertà. Quindi, la legge del karma può essere regolata solamente quando l'uomo è pronto a sacrificarsi per gli altri, a diventare loro servo, a riconoscere i diritti di ogni essere vivente. La giustizia che volete per voi stessi dovete concederla anche agli altri. Il bene che desiderate per voi stessi dovete desiderarlo anche per gli altri. Ognuno ha il diritto di sviluppare la propria mente e il proprio cuore, di lavorare per rafforzare la propria volontà, che sia ignorante o istruito, servo o padrone, povero o ricco. I beni di ognuno sono beni di tutti; i diritti di ognuno sono diritti di tutti. La differenza sta nel modo in cui questi beni e questi diritti vengono usati e applicati nella propria vita. Esiste un pericolo per gli allievi della Scuola occulta, che consiste nel cosiddetto vampirismo, cioè, nel sottrarre all'uomo la linfa vitale. Questo possono farlo soltanto coloro che conoscono le leggi occulte, e tuttavia è una cosa assolutamente vietata. La Scuola in cui siete entrati vieta assolutamente il parassitismo; sottrarre all'uomo la linfa vitale non è altro che parassitismo. Chi si permetterà di farlo subirà le cattive conseguenze della propria disobbedienza. Ecco perché l'allievo della Scuola occulta deve essere molto illuminato per non utilizzare male le forze che ha potuto sviluppare in se stesso. Molte scuole insistono nel far credere ai propri allievi che la forza dell'uomo sta nel suo pensiero. Questo è vero solo temporaneamente, ma in realtà la forza dell'uomo non risiede né nel suo pensiero né nei suoi sentimenti né nella sua volontà. Queste ultime sono soltanto manifestazioni dell'uomo, ma non rappresentano ancora quella fonte dalla quale fuoriesce la forza. È come se pensaste che ogni manifestazione dell'amore costituisca il vero amore, espresso in tutta la sua pienezza. A volte l'amore si manifesta come forma, altre volte si manifesta come contenuto e altre volte ancora come senso, ma queste singole manifestazioni non sono ancora l'amore in tutta la sua pienezza. Vi darò alcuni esempi, perché abbiate un'idea chiara dell'amore come forma, contenuto e senso. Ad esempio, qualcuno sta annegando in un fiume. Presso il fiume passa un semplice operaio e, vedendo l'uomo che annega, entra nel fiume, lo afferra per un braccio e lo trascina fino a riva, quindi dice a colui che ha salvato: «Su, ora vai a casa tua!». Questo è un esempio di manifestazione fisica dell'amore, dell'amore come forma. Secondo esempio: per strada cammina un uomo che da diversi giorni non mangia nulla. Un altro uomo lo incontra e legge sul suo viso che quell'uomo è affamato, che non mangia nulla da qualche giorno. Lo ferma e gli propone di condurlo a casa sua per nutrirlo. Lo porta a casa sua, gli offre da mangiare e da bere in abbondanza e gli dice: «Ora puoi andare». Questa è la manifestazione dell'amore come contenuto. Terzo esempio: fate conoscenza con un giovane assetato di sapere, che vuole studiare e acquisire conoscenza. Voi siete un maestro, avete terminato una qualche facoltà e proponete a questo giovane di aiutarlo, di trasmettergli delle conoscenze. Lavorate con lui per un anno o due e, quando vedete che ha acquisito certe conoscenze, gli dite: «Ora potete continuare il vostro percorso di conoscenza da solo. Lavorate e avrete successo». Questa è la manifestazione dell'amore come senso. Chiedo: pensate che dopo aver dato una mano a chi affoga, dopo aver sfamato chi ha fame o dopo aver trasmesso delle conoscenze a chi è ignorante, la vita si sia manifestata nella sua pienezza? No, la vita, come anche l'amore, possono manifestarsi nella loro pienezza soltanto quando l'uomo inizia a vivere nel mondo causale, dove uno vive per tutti e tutti vivono per uno. In questo mondo il bene di ognuno è il bene di tutti, e il bene di tutti è il bene di ognuno. In base a questa legge, le azioni, così come le gioie e i dolori di una creatura, per quanto piccola possa essere, devono essere per voi sacre. Questa creatura può essere una mosca, ma anche a essa dovete guardare come a un uomo. Solamente in questo modo Dio può gioire. Soltanto Dio, però, può soffermare il suo sguardo sulle cose piccole, minuscole. Gli uomini rivolgono maggiormente l'attenzione verso le cose grandi. Ora, dato che siete entrati nella Scuola per studiare, non ci deve essere né traccia né ombra di menzogna. L'unica cosa che non viene perdonata agli allievi di questa Scuola è la menzogna. Si può scusare tutto, ma la menzogna mai! Quando si avvicina la menzogna, mantenetevi lontano da essa come se fosse un fuoco. È un principio che può portare l'uomo alle contrarietà della vita, da cui difficilmente può liberarsi. Quando si ritrova in una situazione difficile e senza uscita, l'uomo ricorre sempre alla menzogna e dice: «Senza menzogna non si può». No, senza la verità non si può, e senza la menzogna si può. Ecco perché dovete scrivere le seguenti frasi come preziose regole di vita: “Senza amore non si può, ma senza odio si può”. “Senza saggezza non si può, ma senza ignoranza si può”. “Senza verità non si può, ma senza menzogna si può”. Se sostenete il contrario, che senza la menzogna non si può, verrà fuori che la menzogna dà origine alla verità, ma questo non è vero. Se dite che senza la stupidità si può, verrà fuori che la stupidità dà origine alla saggezza, ma questo non è vero. Quando si parla della legge del karma ci riferiamo a diversi tipi di relazioni, ad esempio, servi e padroni, allievi e maestri, fratelli e sorelle, madri e padri: queste sono tutte relazioni karmiche. La madre e il padre sono una delle condizioni karmiche più favorevoli. Secondo questa legge tutte le persone si trovano in relazioni più o meno strette fra loro allo scopo di poter saldare i propri debiti. Gli uomini di oggi devono conoscere questa legge per poter liquidare correttamente il proprio karma. Diversamente, se non sanno cos'è questa legge e cosa essa richiede, essi creeranno fra loro nuove relazioni karmiche, che in futuro dovranno essere risolte. Ad esempio, se un padrone tratta male i suoi servi, in futuro lui diventerà un servo e loro diventeranno i suoi padroni. Egli dovrà servirli per lungo tempo per poter saldare il suo debito. Ecco perché, quando qualcuno si chiede perché deve servire gli uomini, deve sapere che il motivo di questo si nasconde nel suo passato, quando egli voleva sottomettere la coscienza di alcune persone, voleva renderle sue serve. Ma questo è assolutamente vietato! Sottomettere la coscienza di un uomo significa sottomettere il Divino di quest'uomo, renderlo tuo servo. L'unica cosa impossibile al mondo è proprio questa: sottomettere il Divino all'umano. Per poter liquidare il proprio karma l'uomo deve lavorare su se stesso, per modificare, trasformare i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Anche i teosofi parlano di manas superiore e inferiore, di coscienza umana superiore e inferiore, di principio spirituale e carnale come di due poli nell'uomo. Proprio in questo sta il lavoro dell'uomo su se stesso: nel muoversi da un polo all'altro, e soprattutto da quello inferiore a quello superiore. E, in verità, si è notato che quando vuole impadronirsi di qualcosa con i propri sentimenti l'uomo crea il proprio karma, e quando dà libertà agli altri liquida il proprio karma. Se pretendete da un vostro amico che vi ami, che vi dimostri il suo amore, egli vi legherà la testa con un capestro, vi pungerà da dietro con un pungolo e vi chiederà se siete d'accordo che lui vi ami in questo modo. Questo significa creare karma tra due persone. La legge del karma è terribile! Il karma può avere origine perfino da una parola amara detta a qualcuno durante un insieme di circostanze avverse. Questa parola può essere detta superficialmente, in modo delicato, con un sorriso sul volto, ma se è amara essa produce già il suo effetto. In qualsiasi modo sia stata detta, questa parola amara porta in sé mille mali. Quindi, fate attenzione a ogni vostro sentimento e ogni vostro pensiero: prima di esprimerli, filtrateli, affinché insieme a essi non passi qualcosa di impuro. Con che cosa li filtrerete? Con dei filtri. Dal punto di vista della Scienza occulta, il cuore, la mente e la volontà dell'uomo sono filtri con i quali vengono filtrati i suoi sentimenti, pensieri e azioni. Ogni sentimento, ogni pensiero e ogni azione devono passare attraverso la mente, il cuore e la volontà dell'uomo per essere filtrati. Solamente dopo essere stati filtrati possono essere piantati nel giardino dell'anima. Non occorre che l'uomo sia necessariamente chiaroveggente perché possa capire quando si genera karma tra due persone. Anche senza essere un chiaroveggente, egli può comprendere come e quando si è generato il karma. È sufficiente che un uomo faccia una deviazione minima dalla Legge dell'amore, perché immediatamente il suo cervello si polarizzi: in un emisfero cerebrale si accumulerà più energia e nell'altro meno, e di conseguenza l'uomo comincerà a irritarsi, a offendere i propri amici. Ad esempio, se si accumula più energia nella parte sinistra del cervello, l'uomo diventa molto gentile, cortese, ma questa non è un'espressione naturale. In tale condizione si nota che la muscolatura sul lato destro del viso comincia a contrarsi, a restringersi, e così sul viso di quest'uomo si notano particolari movimenti disarmonici, dovuti a pensieri, sentimenti e azioni disarmonici. Se questi movimenti involontari del viso si protraggono nel tempo, accade che la bocca dell'uomo si storca, poiché i muscoli del viso da una parte si estendono e dall'altra si contraggono. Senza che passi molto tempo, vediamo come il karma ponga il suo sigillo sul viso, sugli occhi o da qualche altra parte. Ad esempio, quando l'uomo si serve molto della menzogna, certi muscoli del viso si contraggono e la linea del suo sguardo cade verso il basso, verso il centro della terra. Se si guarderà allo specchio e vedrà la linea del suo sguardo diretta verso terra, lui stesso non si piacerà. Ora, quando scriverete a proposito della bellezza dovete sapere che essa è dovuta all'armonia interiore dell'uomo. Per poter acquisire e preservare questa bellezza in se stesso, l'uomo deve essere assolutamente puro! Ora scrivete ancora qualche regola di vita, e precisamente, ponete: La Verità nelle vostre anime. La luce nelle vostre menti. La purezza nei vostri cuori. E così, scrivetevi queste regole e ogni sera, prima di coricarvi, chiedetevi se la Verità è nella vostra anima, se la luce è nella vostra mente, se la purezza è nel vostro cuore. Come potrete sapere se la Verità è nella vostra anima? Se la Verità è nella vostra anima, essa vi renderà liberi. Se la Verità è nella vostra anima voi avrete un ampio raggio d'azione e concederete libertà a voi stessi e a quelli che vi circondano. Se la luce è nella vostra mente, essa vi darà conoscenza. La luce è conduttrice della conoscenza. Se la purezza è nel vostro cuore, voi sarete forti nell'ambito di ogni rapporto. A volte notate nelle persone a voi care qualche sentimento distorto o qualche errore per i quali siete pronti a giudicarli. No, secondo la legge del karma, se vedete le persone a voi care commettere un qualsiasi errore, voi stessi dovete mettervi al lavoro per correggerlo. Se vedete un vostro amico commettere il più piccolo errore, impegnatevi a correggerlo. Dite: «Come possiamo correggere gli errori altrui?». Vi porterò un esempio che vi mostrerà uno dei modi per correggere gli errori delle persone a voi care. Un giovane di Varna andò un giorno da un libraio evangelista per comprarsi qualche libro. Quando lo vide, il libraio gli disse: «Qualche settimana fa uno dei tuoi amici è venuto da me per chiedermi dei soldi in prestito. Io glieli ho prestati, ma è passato tanto tempo e lui non li ha ancora restituiti. Ecco come sono i tuoi amici!». «Quanto vi deve?». «Questa cifra». «Ecco, prendete questa somma e considerate regolato il conto. Io e il mio amico siamo la stessa cosa». Con questo gesto il giovane dimostra che sia lui che il suo amico sono persone oneste. Questo è un carattere nobile. Ecco perché, se da qualche parte sentite parlar male di un vostro amico, tirate fuori il vostro borsellino, pagate al suo posto e dite: «Io e il mio amico siamo la stessa cosa». Come agirebbe un uomo che non ha in sé questa morale? Se sentisse parlar male del suo amico, egli direbbe: «Sì, è vero, il mio amico ha questa debolezza, è un po' incurante, ma io gli parlerò e gli dirò di pagare». Non c'è bisogno di parlargli. La Scuola che frequentate non permette questo. In questi casi, essa pretende dall'allievo che tiri fuori il proprio borsellino e paghi per il suo amico per liquidare il suo conto, e che poi, quando vede il suo amico, non gli dica niente. Se applicate questo metodo, sperimenterete i suoi buoni risultati. Questo metodo è rivolto a coloro che sono pronti a pagare per il loro buon amico, ma non anche per quelli che hanno la possibilità di pagare i propri debiti ma lasciano che siano gli amici a pagare per loro. Questa è una costrizione, un ricatto alla coscienza degli uomini, con cui si crea un karma negativo. Verrà un giorno in cui queste persone perderanno i propri buoni amici e dovranno pagare tutto da soli. Se avete buoni amici che sfruttate perché paghino i vostri debiti, non siete sulla retta via. Verrà un giorno in cui la Provvidenza vi metterà nella stessa situazione: allora vi si sfrutterà, e voi pagherete il doppio, con gli interessi. Chi pensa di poter raggirare la legge del karma si inganna. A tali persone si può applicare il proverbio bulgaro: “La volpe astuta cade in trappola con tutte e due le zampe”. Con il karma non si scherza. Perché? Perché il karma è un creditore, non permette alcun ritardo, nemmeno di mezza giornata. Il karma non perdona nulla: pagherete tutto accuratamente, perfino con gli interessi. Dunque, esso non rinuncia neanche agli interessi. La legge karmica è esigente, arretra soltanto quando tutto è stato pagato. E così, saprete che tutti i buoni pensieri e desideri dell'uomo si polarizzano, in una o in un'altra direzione. Conoscendo la Legge della polarizzazione, vedrete come ogni cosa nella vita si polarizza. Ad esempio, voi parlate di vecchio e di nuovo Insegnamento. Lasciate che il vecchio insegnamento agisca nelle radici e il nuovo Insegnamento nei rami. Il vecchio insegnamento servirà da concime all'albero che crescerà, si svilupperà e darà frutti dai quali verrà fuori un nuovo albero: il nuovo Insegnamento. E allora, secondo il nuovo Insegnamento, il karma non porterà paura agli uomini. Perché? Perché dovete sapere che il karma ama le persone coraggiose. Siate coraggiosi per affrontare bene il karma, come un ospite venuto a casa vostra. Se cercate di sfuggire al karma, esso vi raggiungerà con una verga e così vi sistemerà. C'è nobiltà nel karma. Esso può prendervi a bastonate, può sputarvi, ma in fin dei conti vi passerà accanto senza danneggiarvi. Il karma ha il carattere dell'orso: quando vuole attaccare qualcuno l'orso gli gira intorno, si muove intorno a lui, si liscia il pelo, fa finta di non vederlo. Il suo pelo diventa liscio, ma a scapito della pelle dell'uomo. Quando non vuole attaccare l'uomo, l'orso gli passa vicino, rizza il pelo, si solleva minaccioso, gli sputa e se ne va. In questo caso l'uomo salva la pelle ma sperimenta una grande paura. Per l'uomo coraggioso il karma è simile a un orso che rizza il pelo: gli passa vicino, si solleva minaccioso, gli sputa e se ne va. Еsso dice: «Su, per questa volta ti lascio stare!». Voi lo ringrazierete, perché non ha toccato la vostra pelle. Vi ha sputato un po', avete avuto un po' di paura, ma questo non è nulla: l'importante è che siate ancora vivi e vegeti. Sapendo questo e tenendone conto, risolverete i compiti della vostra vita. Quando vi arriva qualche grande disgrazia, dite: «Il mio amato karma si solleva minaccioso e mi sputa, ma oltre a questo non può fare altro». Dite: «Cosa bisogna fare o come bisogna vivere per non generare karma fra le persone?». Vi darò un esempio dal quale voi stessi potrete trarre una conclusione. Immaginate due binari paralleli su cui si muovano dei treni: alcuni vanno a est e altri a ovest, quindi in due direzioni opposte. Immaginate che, su una linea dove i treni vanno verso est, si muovano cento treni a una stessa distanza l'uno dall'altro. Se in questa situazione i treni si muovono alla stessa velocità, non c'è alcun pericolo che tra di essi possa esserci una collisione. Se però la velocità di questi treni è diversa, tra di essi inevitabilmente ci sarà una collisione. Dunque, per la legge del karma non è importante la direzione dei treni, se si muovono verso est o verso ovest, ma è importante la velocità. La velocità dei treni in movimento deve essere la stessa. Quindi, quando due persone si muovono nella stessa direzione, ma a velocità diverse, tra loro ci sarà inevitabilmente una collisione. Se un treno si muove alla velocità di 100 km all'ora e un altro alla velocità di 80 km all'ora, non c'è alcun pericolo di collisione. Ma se il primo treno si muovesse a 80 km all'ora e il secondo a 100 km all'ora, soprattutto di sera, allora ci sarebbe il pericolo di un incidente: il secondo treno si scontrerebbe con il primo. Perché non avvenga una collisione fra i due treni, il secondo dovrebbe ridurre la velocità del proprio movimento almeno fino a quella del primo treno, e dovrebbe necessariamente esserci una certa distanza fra l'uno e l'altro. Ora, finché vivete fra gli uomini non dovete essere né molto intelligenti né molto stupidi. Perché? Perché sia la stupidità che l'intelligenza sono leggi karmiche. Se sei molto intelligente, ti muoverai molto velocemente e ti scontrerai con quelli che si muovono lentamente. Se invece sei molto stupido, ti muoverai lentamente e ti scontrerai con quelli che si muovono velocemente. In entrambi i casi avrete gli stessi risultati. Che cosa dovete fare allora? Sarete intelligenti o stupidi tanto quanto l'ambiente che vi circonda. Dite: «Come e quando l'uomo deve mostrare la propria intelligenza?». Voi dovete preservare le vostre forze per tempi migliori. Ad esempio, se davanti a voi si muove un treno a velocità più bassa, voi dovete diminuire il vapore. Se avete la via libera, cioè, se davanti a voi non c'è alcun treno, potete andare a tutto vapore e muovervi alla velocità che volete. Entro le prossime due settimane fate un riassunto di tutto ciò che è stato detto finora. Per quello stesso giorno scrivete un tema su L'applicazione del karma nella vita. Oggi ho esposto a grandi linee qualche pensiero sul karma perché voi possiate sviluppare il vostro tema, e in futuro parlerò ancora della questione. Quando sarete pronti con il vostro tema, ognuno di voi lo leggerà e gli altri lo criticheranno. La critica, però, deve essere fatta secondo le regole del nuovo Insegnamento. Criticare significa dire solamente ciò che è veritiero e ciò di cui siete pienamente sicuri. Criticare significa presentare le cose così come sono in natura. Quando scrivete i temi e lavorate sulle lezioni dovete impiegare al massimo un'ora al giorno. Per quanto riguarda i temi, venti minuti sono sufficienti. Quando svolgerete il tema sul karma vi soffermerete sui seguenti pensieri: “Se stai davanti, muoviti ad alta velocità! Se stai dietro, muoviti a bassa velocità!”. Questo tema rappresenta una risposta ad alcuni pensieri della nuova filosofia. Questi pensieri, tuttavia, risolvono i problemi solo in parte. Perché? Perché se dopo di te c'è un secondo o un terzo treno in movimento, la situazione è già diversa. In questo caso terrete a mente le seguenti regole: “Se qualcuno si muove davanti a voi, lasciatelo passare, fategli spazio, perché vada alla velocità che vuole! Se state dietro, muovetevi a bassa velocità!”. Nella vita queste sono quattro situazioni importanti che dovete sempre tenere a mente. Quindi, quando l'allievo vuole che gli si dia ragione, quando vuole stare davanti e muoversi velocemente, dico: il maestro non può dare al suo allievo il diritto di muoversi ad alta velocità. Finché siete allievi della Scuola muovetevi a bassa velocità. Quando avrete ormai finito la Scuola, potrete andare a tutto vapore e vi muoverete alla velocità che volete. Se c'è qualcuno davanti a voi, non abbiate fretta, moderate la vostra velocità. Chi sta davanti può muoversi ad alta velocità, invece, chi sta dietro deve muoversi a bassa velocità. Questi sono simboli che dovete trasformare in azioni vive. A cosa corrisponde l'alta velocità? Alla virtù. Quindi, siate veloci nel bene, cioè, camminate davanti! Siate lenti nel male, cioè, camminate dietro. Questa è una traduzione dei fenomeni della vita e della natura. In altre parole, i fenomeni del mondo fisico devono essere tradotti nella lingua del mondo spirituale e, viceversa, i fenomeni del mondo spirituale devono essere tradotti nella lingua del mondo fisico. Solo allora le cose diventeranno chiare. Quindi, l'alta velocità corrisponde alla virtù e la bassa velocità al male. Chi va in collera deve sapere che si trova dietro e si muoverà lentamente. In futuro, se tra voi sorgeranno questioni di vitale importanza, potrete scriverle, e dedicheremo una parte del tempo a discuterne. Preghiera segreta 9a lezione del Maestro, tenuta il 26 aprile 1922 a Sofia Il testo bulgaro originale utilizzato per questa traduzione si trova nel libro Двата пътя – Лекции от Учителя на Младежкия окултен клас – година I - 1922, том I (Le due vie - Lezioni del Maestro per la Classe occulta dei giovani – anno I - 1922, vol. I) Prima edizione a stampa, Sofia, 1934 (pagg. 92-107). Traduzione a cura di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini per contatti: info.traduzionifraterne@gmail.com Адрес на коментара Сподели в други сайтове More sharing options...
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