Ани Публикувано 10 Декември, 2022 Сподели Публикувано 10 Декември, 2022 Metodi per la purificazione Preghiera segreta Sono stati letti i rimanenti lavori sul tema: “L'applicazione del karma nella vita”. Ora vi farò un esempio per spiegare il karma. Un giovane andò insieme ai suoi amici a divertirsi. Entrarono in un'osteria e cominciarono a bere. Il giovane beveva per la prima volta e di conseguenza si ubriacò presto e notò che, non appena si alzava in piedi, non riusciva a governare il proprio corpo. Si ubriacarono per bene e uscirono tutti insieme dall'osteria. Le strade erano ricoperte di fango, poiché aveva piovuto da poco. Il giovane iniziò a barcollare per le strade е, cadendo di qua e di là, si infangò tutto. Quando arrivò a casa sua la sbornia gli era passata, ma ormai era completamente sporco di fango. Il fango rappresenta il karma della sua vita, dal quale egli deve ripulirsi. Io non mi soffermo sui motivi, sul perché e sul percome egli abbia bevuto con i suoi amici, o in che modo egli si sia sporcato di fango. Potreste dire che lui non desiderava bere, che sono stati i suoi amici a trascinarlo e così via. La questione importante è come questo giovane possa ripulire i propri vestiti dal fango, come possa purificare il proprio cuore dal desiderio di bere bevande che gli fanno perdere la coscienza. Per questo vi darò tre metodi attraverso i quali potete purificarvi: la decantazione, la filtrazione (o depurazione) e la distillazione (o evaporazione). Come potreste capire in quali casi applicare il primo, il secondo o il terzo metodo di purificazione? Se l'acqua è torbida, cioè se è mescolata a sostanze solide insolubili, essa si può purificare con il primo o il secondo metodo: attraverso la decantazione o attraverso la depurazione, cioè la filtrazione. Quando la natura vuole purificare l'acqua, la fa passare attraverso gli strati terrestri per ripulirla. In questo caso gli strati terrestri sono i filtri che purificano l'acqua. Se, affondando attraverso gli strati terrestri, l'acqua fosse consapevole, sperimenterebbe innanzi tutto la tristezza, la sofferenza, poiché perde la propria luce e va verso il buio e l'oscurità. Nel suo movimento verso il basso l'acqua affonda in profondità e passa attraverso alcuni strati, finché alla fine incontra qualche strato di rocce o di argilla che non la lascia passare verso il basso, e lì essa arresta il proprio movimento. Non potendo affondare verso il basso, l'acqua trova qualche varco ed esce sulla superficie della terra. Quando esce in superficie, essa inizia a gioire per aver rivisto la luce. Quindi, durante la filtrazione, all'inizio c'è la tristezza e alla fine la gioia. La filtrazione, che consiste nell'affondare nella materia, nel purificarsi e nell'uscire in superficie, è un metodo per liquidare il karma. La decantazione è un processo simile alla filtrazione, ma accompagnato da minori tristezze e sofferenze. Più sono grandi le tristezze e le sofferenze, più è grande la purificazione. Un altro importante metodo di purificazione è l'evaporazione, o distillazione. Con l'evaporazione la gioia sta al principio e la tristezza sta alla fine. Perché in questo caso il processo è opposto? Quando l'acqua si riscalda, il vapore acqueo se ne distacca e va verso l'alto, nello spazio, verso Dio. Allora le gocce d'acqua gioiscono, perché si sono liberate dai peccati, dalle sofferenze. La goccia d'acqua apre le sue ali e vola verso l'alto, ma lungo il suo percorso incontra una corrente d'aria fredda e subito si raffredda, si condensa e cade nuovamente verso il basso. Cadendo giù, essa si infanga e comincia a rattristarsi e a soffrire: non comprende che con la sua caduta ha contribuito al bene di qualcuno. Аnche voi, come l'acqua, siete esposti alla purificazione secondo questi due metodi. Quando filtrate, prima vi rattristate e poi gioite. Quando evaporate, prima gioite e poi vi rattristate. Dunque, quando durante l'evaporazione inizierete a rattristarvi, non bloccate la vostra tristezza, ma andate avanti: entrate in profondità nella terra, affinché possiate purificarvi, e poi uscite dall'altra parte, cioè sulla superfice della terra, dove vi aspettano gioia e allegria. Ecco perché, unendo le due estremità della sofferenza e le due estremità della gioia, traccerete un cerchio in cui scorrerà la vita. Chi non comprende la legge vede che le sofferenze si alternano alle gioie e le gioie alle sofferenze, ma non saprà perché questo avviene. Chiedo: quale dei due metodi scegliereste per voi stessi? La filtrazione è un metodo per il cuore, mentre l'evaporazione è per la mente. Di tanto in tanto, però, questi due metodi verranno scambiati tra loro, e cioè: la mente si purificherà attraverso la filtrazione e il cuore attraverso l'evaporazione. La mente, comunque, viene purificata principalmente attraverso l'evaporazione, ecco perché le persone dicono: «Questi pensieri devono svanire,[1] devono fuoriuscire dalla testa dell'uomo, affinché fra i suoi sentimenti e sua la mente si formi un movimento circolare ininterrotto». Quando l'uomo viene sottoposto a uno di questi due metodi, già comincia ad aprire gli occhi. È pericoloso, tuttavia, quando egli giunge a una fase di stagnazione, dove non avviene né filtrazione né evaporazione: nella società questo processo viene chiamato indifferenza. Qualcuno dice di essere indifferente, che non vuole sapere che cosa gli accadrà. No, l'uomo deve interessarsi a ciò che succede fuori e dentro di lui; egli deve anche sapere, deve prevedere cosa può succedergli. Ora, parlando del karma, ci sono alcune situazioni che l'uomo deve conoscere. Ad esempio, ci sono sofferenze karmiche che arrivano come conseguenze del passato, mentrе altre sofferenze vengono create oggi dall'uomo stesso, in quanto egli non è stato in grado di prevedere certe situazioni. Immaginate di mettervi in tasca una bottiglia per l'acqua vuota e di andare a passeggiare. Arrivate alla periferia della città, vi fermate davanti a una fontаna e vi sedete all'ombra per riposarvi. Vi riposate e riflettete su certe questioni filosofiche: come è stato creato il mondo, da quanti anni esistono le stelle e il sole, come si possono risolvere le questioni sociali e così via. Nel frattempo vi dimenticate di riempire d'acqua la vostra bottiglia e vi rimettete in cammino verso casa vostra. È una giornata estiva, calda, e voi avvertite una gran sete, tirate fuori la bottiglia e vi accorgete che è vuota: presi dalle vostre riflessioni, avete dimenticato di riempirla alla fontana. Dunque, in questo caso le vostre sofferenze sono dovute al fatto che vi siete lasciati trascinare dai vostri pensieri e avete dimenticato di riempire d'acqua la vostra bottiglia. Un altro esempio sul karma. Prendete una grande cesta e ci mettete dentro 70-80 kg di pane che dovete portare in spalla, ma la strada da percorrere è lunga: 40-50 km. Per non dover pagare qualcuno che vi aiuti, desiderando un guadagno più alto, vi fate carico di portare da soli la cesta con il pane. Per strada incontrate dei bambini, ai quali dovete necessariamente dare un po' del vostro pane per alleggerirvi. Se non glielo date la vostra schiena si logorerà. Dunque, in questa situazione dovete svuotare la cesta affinché non arrivino le sofferenze. Quando invece siete alla fonte, lì dovete riempire le vostre bottiglie per non soffrire la sete. Finché siete ricchi, finché portate sulle vostre spalle una cesta piena di pane, dovete distribuirne a destra e a manca. Tenete per voi solo un pane. Solamente in questo modo potete essere contenti e felici. Dunque, sono due i motivi delle sofferenze e delle disgrazie degli uomini: il primo motivo è che dopo essere stati alla fontana hanno dimenticato di riempire d'acqua le loro bottiglie. Il secondo motivo di sofferenza è che dopo aver portato una cesta piena di pane sulle proprie spalle non lo hanno condiviso con nessuno. Ecco perché, quando anche per voi arrivano le sofferenze, in qualità di allievi non è sufficiente solamente discutere o filosofare sul perché siano arrivate, ma ponetevi categoricamente la questione: state soffrendo perché non avete riempito d'acqua la vostra bottiglia, oppure perché non avete distribuito ai poveri il vostro pane? Il karma dell'uomo non si manifesterebbe se nel momento più vicino a quello presente non se ne fosse creato il motivo. Dite: «Qual è il motivo per cui il karma arriva nella vita dell'uomo?». Quando l'uomo perde il proprio amore, al suo posto arriva il karma. Quando l'uomo perde la propria gioia, al suo posto arriva la tristezza. Quando l'uomo perde la giustizia, al suo posto arriva l'ingiustizia. Quando l'uomo perde la propria misericordia, al suo posto arrivano la paura e la violenza. Dunque, i difetti dell'uomo mostrano che cosa gli manca, cioè, che cosa ha perduto nella propria vita. E allora, se l'uomo applica l'ingiustizia, la violenza o la crudeltà, si manifesta subito il karma. È stato notato che chi perde il proprio amore desidera impossessarsene con la forza. La legge, invece, è: chiunque tenti di impossessarsi dell'amore o di imporre qualcosa all'anima di qualcuno attraverso la forza, sta facendo la stessa cosa anche a se stesso. Perché? Perché le forme della violenza e della limitazione che qualcuno impone al suo prossimo rappresentano prigioni in cui un giorno egli stesso si verrà a trovare. Per chiarire questo pensiero porterò la seguente storia occulta. Nell'antichità visse un adepto che si distingueva per il suo odio verso i topi. Per liberarsi di loro egli ideò una trappola e la mise davanti alla tana da cui uscivano i topi. Come punizione e lezione per questo suo errore, secondo le leggi del karma, in una delle sue successive reincarnazioni questo adepto venne sulla terra sotto forma di topo, per sperimentare gli effetti della sua invenzione. Egli visse nella stessa tana dove si trovavano i topi che egli catturava con la sua trappola. Un giorno, mentre usciva dalla sua tana, si imbatté nella stessa trappola, in cui c'era un pezzo di pastarmà.[2] Si fermò davanti alla trappola e cominciò a fare qualche osservazione. Volle entrare nella trappola per sperimentare il sapore di quel pezzetto di pastarmà, ma venne sorpreso: la porticina della trappola sbatté e lui si ritrovò imprigionato. Che conclusione se ne può trarre? Quella mente che anni prima aveva inventato la trappola dovette cadervi dentro e rimanerne imprigionata per poter sperimentare a sua volta com'è la prigione, cosa significa venire limitati, essere privati della libertà. Dico: non mettete nessuna trappola alle menti e ai cuori delle persone, perché voi stessi vi cadrete! Potranno passare migliaia di anni dalla creazione di quella trappola, ma non potrete evitarla. Essa vi aspetterà per secoli e per migliaia di anni, ma prima o poi vi cadrete. Per quanto in alto possiate elevarvi, verrà il giorno in cui vi riporteranno in quella situazione e, come mosca, come topo, o perfino come microbo, sperimenterete la trappola. Vi ci rinchiuderanno affinché possiate imparare la vostra lezione. Voi pensate che nell'evoluzione non ci sia un ritorno. Non fatevi illusioni, non ingannatevi pensando che potrete sfuggire alla Legge del karma. In qualsiasi situazione vi troviate, a qualsiasi punto siate arrivati, vi riporteranno indietro perché possiate pagare i vostri debiti e poi di nuovo proseguire. Qualsiasi siano i pensieri e i sentimenti che avete creato e inviato nello spazio, un giorno li sperimenterete. Essi ritorneranno di nuovo da voi e ne sperimenterete i buoni o i cattivi risultati. Questo è ciò che intende il proverbio bulgaro: «Raccoglierai ciò che semini». Ognuno raccoglierà ciò che ha seminato nel passato. Quindi, non pensate che non ci sia ritorno, cioè degradazione. Se gli angeli, che erano tanto più in alto rispetto agli uomini, peccando, sono caduti e hanno perso la propria luce, che cosa resta da dire per gli uomini? Questa legge riguarda tutti gli esseri viventi, dai più piccoli ai più grandi, e ad essa non vi sono eccezioni. Proprio per questo, se volete liquidare la Legge del karma, attenetevi alla Legge divina, alla Legge dell'Amore divino. Non lottate contro il vostro karma e non pensate ad esso, per non provocarlo. Pensate all'Amore e lavorate con esso come unico mezzo, come unica condizione attraverso cui potete liquidare il vostro karma. Qualcuno dice che può liquidare da solo il proprio karma. Ognuno può liquidare il proprio karma a condizione di applicare l'Amore nella propria vita. A questo scopo deve chiedersi se ama tutti gli esseri allo stesso modo. Questo si può realizzare se considerate gli uomini come esseri in cui si manifesta il Divino. Ad esempio, incontrate un malfattore che ha compiuto una serie di crimini, e di lui tutta la società parla male. In quel momento, però, arriva una donna che parla bene di lui e lo considera un uomo buono. Come mai quella donna pensa bene di questo criminale? Perché una volta quest'uomo l'ha salvata da una morte certa. Un giorno, mentre lei camminava in un bosco, incontrò un orso che era pronto a gettarsi su di lei e a divorarla. In quel momento il criminale accorse verso la donna e la salvò. Dunque, in quel momento nel criminale si manifestò il Divino, per cui quella donna lo considera un uomo buono. Еcco perché dovete amare tutti gli uomini in virtù del Divino che è in loro! Quando il Divino è presente nell'uomo, anche il più cattivo, anche il delinquente può realizzare qualcosa di buono, un'azione elevata. Quando nell'uomo è assente il Divino, anche il più buono può compiere qualche delitto. Quest'ultimo deve forse passare per cattivo agli occhi degli altri? Una manifestazione momentanea non fa dell'uomo né una persona buona né una persona cattiva. Chiedo: che cosa avete compreso dei due esempi, quello della bottiglia vuota e quello della cesta piena di pane? Cosa è meglio: dare o prendere? Istruire gli altri o essere istruiti? Amare o essere amati? Direte che è meglio amare, infatti, chi ama sperimenta qualcosa di piacevole. È piacevole anche per chi viene amato? Che cosa succederebbe se anche quest'ultimo volesse amare? Sia l'uno che l'altro daranno, e alla fine i due litigherebbero. Se invece entrambi volessero essere amati, ciò significherebbe che entrambi hanno il desiderio di prendere. Cosa succederebbe allora? Anche in questo caso essi litigherebbero. Riflettete sulla questione: che cosa significa amare o essere amati? Oppure, che cosa significa dare o prendere? Quando verrete in classe la prossima volta risponderete oralmente a questa domanda, senza scrivere nulla. E così, da un punto di vista puramente occulto, dovete chiarirvi la questione: cosa significa prendere e cosa significa dare? Ogni pensiero e ogni sentimento dentro di voi devono essere rigorosamente definiti. Quando amate, dovete amare senza essere forzati. Quando vi amano, devono amarvi senza alcuna forzatura. Chi viene amato fa un favore a colui che lo ama. Chi ama, invece, ha la necessità di essere sollevato, alleggerito. Detto in altre parole, chi ama vuole cedere una parte del proprio carico a colui che ama. Il primo dice: «Poiché vedo che tu sei forte, voglio mettere una parte del mio carico sulle tue spalle», e il secondo: «Sono contento che mi hai trovato degno di prendere la metà del tuo carico». Amare ed essere amati, nella lingua occulta, significa distribuire correttamente il carico tra due persone. I rapporti tra queste due persone sono rappresentati dagli esempi della bottiglia vuota e della cesta piena. Se la tua bottiglia è vuota, lascia che l'altro versi in essa un po' d'acqua; se la tua cesta è piena di pane, distribuiscine un po' a coloro che non hanno niente. Dovete tenere a mente queste due situazioni per poter creare tra di voi relazioni di rispetto e considerazione reciproci. Molte persone non hanno rispetto e considerazione né verso se stesse né nei confronti degli altri. L'uomo deve avere rispetto innanzi tutto per se stesso, per la sua coscienza superiore, per la sua anima e poi per gli altri, cioè quelli che lo circondano. Quando avete un gatto in casa, cosa fate con lui? Lo prendete per le orecchie, per la coda, lo accarezzate, ed esso a volte si innervosisce e vuole graffiarvi, a volte è docile. Invece, se con un uomo agite come con il gatto, egli si offenderà. Ecco perché, quando si tratta dell'uomo, non dovete esprimere il vostro amore nei suoi confronti così come fate con il gatto. L'amore verso il gatto e l'amore verso l'uomo sono diversi. L'amore verso l'uomo si basa su rapporti matematici rigorosamente definiti. Se due persone che si amano rispettano questi rapporti, fra di loro si creerà un'armonia. Al giorno d'oggi, quando due persone si incontrano, una delle due pensa di essere più colta, oppure più alta, più ricca e così via. Per tutta risposta l'altra penserà di essere più intelligente, più buona, più grassa e così via. Come conseguenza di questi confronti, tra loro nascerà una lotta interiore, una competizione che guasterà il loro rapporto. Chiedo: a cosa è dovuta la disarmonia nei rapporti tra gli uomini di oggi? È dovuta al fatto che essi mettono alla base del proprio amore la conoscenza, la ricchezza e così via. Dovete tenere a mente una cosa: l'amore è una legge rigorosamente determinata che non dipende da nessuna condizione sociale. Questa legge può essere sperimentata. Né la conoscenza né la forza né la ricchezza possono limitare l'amore. Questo potete notarlo in ogni momento della vita. Mostratemi un uomo che sia felice pur possedendo forza, conoscenza o ricchezza. Sono in tanti a pensare che, entrando nella vita, l'amore farà un'eccezione per loro. No, l'amore non fa eccezioni per nessuno. Ogni uomo, nella vita, è come una comune virgola messa al proprio posto. La virgola è un segno che indica un breve riposo, ma spesso questa virgola può essere messa lì dove non c'è bisogno di alcun riposo. Nel mondo fisico l'amore più piccolo rappresenta il più piccolo riposo, affinché l'uomo possa prendere fiato per un po', dopo essersi stancato. Oppure, la più piccola impressione del mondo fisico che l'uomo riceve rappresenta il più piccolo amore. Ora, parlandovi delle nuove concezioni della vita non ho affatto in mente che voi dobbiate liquidare immediatamente ciò che è vecchio, cioè che dobbiate distruggerlo. Ciò che è vecchio rimarrà come un concime su cui pianterete ciò che è nuovo. Sul vecchio albero innesterete dei nuovi ramoscelli. Ecco perché dovete studiare come piantare i nuovi semi e come impiantare i nuovi nesti. Se pensate di demolire all'improvviso ciò che è vecchio, intralcerete la vostra evoluzione. Come potete rigettare ciò che è vecchio, dal momento che esso è espressione dell'attività passata di uomini così grandi e geniali? I grandi uomini sono espressione dell'attività di tutta l'umanità. Affinché sulla terra possa nascere un grande uomo, tante monadi del mondo spirituale devono riunirsi in un luogo e rivolgere a lui la propria azione e la propria forza. Così come l'albero, attraverso il proprio frutto, invia un suo ambasciatore a un altro albero, allo stesso modo innumerevoli monadi, o anime supreme, agendo collettivamente, inviano – cioè concentrano – la propria intelligenza verso un uomo o verso un maestro, sulla terra, e costui diventa grande. In questo senso, ogni uomo, per quanto ordinario sia, rappresenta una collettività di anime. Sapendo questo, ognuno di voi deve lavorare coscientemente su se stesso, perché verrà anche il suo turno di entrare in questa ruota. Per ognuno arriverà il momento preciso in cui verrà infiammato. A questo scopo egli deve preparare in se stesso la quantità necessaria di fuoco. Questo fuoco viene alimentato dagli esperimenti che l'uomo raccoglie: senza questi esperimenti non si può ottenere nulla. Cosa fate voi quando vedete una candela accesa? Viene anche a voi il desiderio di accendervi. Non abbiate fretta! La ruota gira, e arriverà anche il vostro turno. Fino a quel momento, tuttavia, l'uomo deve passare attraverso grandi prove e sofferenze. Quale ministro, in Bulgaria oppure in qualche altro paese, non ha ricevuto una croce al posto di una corona d'alloro? In questo senso, per ogni uomo c'è una prigione ad attenderlo, fuori o dentro di lui. I romani e gli ebrei non hanno forse innalzato una croce per Cristo? I popoli cristiani di oggi hanno innalzato molte chiese nel nome di Cristo, ma Cristo non è lì dentro. Ci vorrà ancora molto tempo prima che gli uomini diano spazio al Divino, a ciò che è Grande dentro di loro. Finché non arriverà quel momento, gli uomini devono lavorare su se stessi per creare fra loro legami corretti e puri, che si basino sulla Legge della libertà e non sulla violenza. Legatevi senza legarvi, limitatevi senza limitarvi! Detto in altre parole, quando realizzate una trappola per gli altri o per voi stessi, lasciate in essa due portе aperte, così da poter entrare dall'una e uscire dall'altra. Allora anche il topo, quando entrerà da una porta e mangerà quel pezzetto di pastarmà, troverà la seconda porta aperta e uscirà attraverso di essa. E voi, quando vedrete che il pezzetto di pastarmà è stato mangiato, siate contenti che il topo abbia agito in modo intelligente. Оra, parlando dell'amore, devo dirvi che l'amore limita. Sia chi ama sia colui che è amato si limitano a vicenda. Ad esempio, il mercante ama i soldi e per questo si muove, cerca, gira di qua e di là per comprare merce più economica e di migliore qualità, e così facendo perde una grande parte del proprio tempo. Ma anche colui che viene amato aspetta di ricevere qualcosa e in questo modo perde il proprio tempo. Dunque, da parte di entrambi c'è una perdita. Se questa perdita non viene corretta, si manifesta il karma. Ecco perché il karma è un risultato di una manifestazione disarmonica dell'amore tra le persone. Finché nell'amore degli uomini non ci sarà armonia, il karma fra loro aumenterà, si appesantirà sempre più. Se la persona amata non arriva esattamente al momento stabilito, subito gli si chiede: «Perché non sei arrivato puntuale?». Ecco perché, secondo le concezioni odierne, secondo lo sviluppo attuale degli uomini, sia coloro che amano sia coloro che sono amati si limitano a vicenda. Gli uomini di oggi vogliono liberarsi da queste limitazioni, ma per poterlo fare si richiede una nuova filosofia di vita, un nuovo modo di risolvere le questioni sociali. Se non pervenite alla nuova filosofia, arriveranno molti gioghi e pungoli in più rispetto a quelli che avete oggi. Cosa imparerete di nuovo se ogni giorno il vostro padrone vi metterà cento volte il giogo e vi pungolerà cento volte? In ogni caso imparerete qualcosa di nuovo. Il giogo e il pungolo rappresentano le sofferenze e le prove attraverso cui l'uomo deve necessariamente passare affinché la sua coscienza si innalzi a un livello più elevato. La situazione odierna dell'uomo è temporanea, transitoria, ma perché questo periodo passi egli deve fare degli sforzi con i quali trasformare le forze della propria coscienza e oltrepassare i confini e le limitazioni di oggi. Se pensate di mettere a posto le vostre cose senza fare questi sforzi, vi ingannate. Potete metterle a posto momentaneamente, ma poi le complicherete il doppio rispetto a come erano prima. Se lavorate consapevolmente su voi stessi risolverete le questioni della vita direttamente, senza girarci intorno. Оltre alla risoluzione delle questioni, acquisirete una nuova luce e nuove concezioni della vita. Se allo stato attuale delle vostre conoscenze vi trasmettessi alcune leggi e regole occulte, difficilmente le sopportereste. Direte che vi impegnerete ad applicarle, che sarete ligi verso di esse. No, le nuove conoscenze richiedono otri nuovi, altrimenti molti dei vostri otri si creperanno qua e là e qualcuno comincerà a lamentarsi per il mal di testa, qualcun altro per il mal di stomaco, qualcun altro ancora per il mal di pancia e così via. Quando l'energia superiore di queste verità occulte penetrerà nel vostro sistema nervoso, provocherà un turbamento generale, e se non sarete collegati alla grande Legge divina, affinché vi aiuti, quell'energia potrebbe dissolvervi. Proprio per questo l'allievo della Scuola occulta deve prepararsi a lungo per potersi reggere da solo sulle proprie gambe. Questo periodo di preparazione implica il potenziamento delle sue vibrazioni per acquisire una maggiore resistenza. Questo è il motivo per cui la conoscenza occulta, la luce occulta non viene data all'allievo finché egli non sia temprato. Questa conoscenza è una forza che può distruggere l'organismo di chi non è pronto ad essa. Ecco perché l'allievo deve iniziare dagli esperimenti più piccoli, per poter forgiare il proprio sistema nervoso. A questo scopo l'allievo viene dapprima messo su una griglia a una temperatura media di circa 300°, quindi la temperatura viene aumentata fino ad arrivare a 4000-5000°. Ogni allievo sperimenterà fino a che punto può resistere. Chi resiste fino a 400° è piombo, perché il piombo fonde approssimativamente a quella temperatura. Chi fonde intorno ai 1000° è ferro. Chi fonde intorno ai 1750-1800° è platino. Più resisterete, più acquisirete grandi conoscenze. Sapete, ognuno riguardo a se stesso, fino a quanti gradi potete resistere? Avete sperimentato a quanti gradi potete fondervi senza bruciare? In questo caso l'alchimia mira a sciogliere, senza bruciarlo, ciò che è duro e ostinato nell'uomo. Se in qualche modo siamo in grado di fondere il carbone, lo trasmuteremo da uno stato a un altro, lo trasformeremo, ma se lo bruciamo avremo un processo completamente diverso. Ora, parlando della forza della Scienza occulta non voglio spaventarvi, ma richiamo la vostra attenzione sull'importanza di essere coraggiosi. Tutti gli esseri evoluti sono passati per questa via, е anche voi dovete percorrerla. Essa è la via più semplice. I suoi metodi sono complessi, ma la via è dritta, facile; pertanto, lavorate e ragionate. Ragionate principalmente sui due stati dell'amore – quello di amare e quello di essere amati – e chiedetevi quando e come è nato nell'uomo il desiderio di amare e di essere amato. Secondo le vostre concezioni, quando pensate che siano apparsi questi due stati nella coscienza umana? Affinché possiate darvi una risposta a questa domanda, fate il seguente esperimento: quando siete sazi, dopo aver mangiato bene, prendete una bella ciliegia e osservatela per un po'. Finché sarete sazi, ammirerete quella bella ciliegia, ma se cominciate a sentire fame nascerà nella vostra coscienza un certo desiderio di mangiare la vostra amata ciliegia. Mentre fate l'esperimento osservate i cambiamenti che avvengono nella vostra coscienza. Le ciliege adesso si trovano, quindi potete fare tutti questo esperimento. Quando siete sazi prendete una o cinque belle ciliegie e tenetele davanti a voi: in quel momento voi state amando. Quando comincerete ad aver fame guarderete le ciliege con altri occhi, con il desiderio di mangiarle: in quel momento nella vostra coscienza nascerà il desiderio che le ciliegie vi amino. È interessante per l'uomo osservare questi cambiamenti sottili che avvengono nella sua coscienza. Quindi, chi ama verrà inghiottito. Nell'ultimo caso la ciliegia amava l'uomo e pertanto lui l'ha inghiottita: questa è la legge. Ciò dimostra che la forza risiede in ciò che è piccolo e non in ciò che è grande. Quando farete l'esperimento vi imbatterete in conclusioni interessanti, vedrete come si svolgono i processi nella coscienza. Per poter trarre delle conclusioni corrette, però, dovete essere completamente tranquilli. E così, lavorate tranquillamente e non turbatevi se alcune cose fra voi o dentro voi stessi non sono ancora a posto. Esistono molti metodi per sistemare le cose. Quando il pittore commette qualche errore, prende il pennello e cancella l'errore. Quando lo scrivano commette qualche errore, prende la gomma e con questa elimina l'errore. La cancellatura e l'eliminazione dell'errore sono metodi esteriori, ma quando si tratta di correggere gli errori nella coscienza umana ci sono metodi completamente diversi. Ogni errore esterno è soprattutto un errore nella coscienza dell'uomo. Chi comprende le leggi correggerà i propri errori attraverso la trasformazione della coscienza. Questo è uno dei metodi più difficili da applicare. Tutto è nascosto nella coscienza umana, perciò è proprio da lì che dovete cominciare il lavoro su voi stessi. Purificare la coscienza: questo è il compito dell'allievo. A questo scopo sono stati dati due metodi principali: la filtrazione e la distillazione. Purificare la vostra coscienza significa trasformare la vostra coscienza, per farla passare da uno stato inferiore a uno stato superiore. Preghiera segreta 12a lezione del Maestro, tenuta il 17 maggio 1922 a Sofia Il testo bulgaro originale utilizzato per questa traduzione si trova nel libro Двата пътя – Лекции от Учителя на Младежкия окултен клас – година I - 1922, том I (Le due vie - Lezioni del Maestro per la Classe occulta dei giovani – anno I - 1922, vol. I) Prima edizione a stampa, Sofia, 1934 (pagg. 124-139). Traduzione a cura di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini per contatti: info.traduzionifraterne@gmail.com [1] Letteralmente “evaporare”, traducendo testualmente l'espressione idiomatica bulgara. [2] Carne secca, salata. Адрес на коментара Сподели в други сайтове More sharing options...
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