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1939_09_22 VICINO E LONTANO


Ани

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VICINO E LONTANO

 

Se le Mie parole non rimangono in voi e se voi non rimanete in Me, non avete una vita in voi.

 

 

Io prenderò questo verso in un altra forma: “Se la Luce rimane in noi e noi rimaniamo nella Luce, il mondo si rivelerà a noi”.

 

 

Quando chiedono all’uomo di fare qualche cosa, lui dice: “Prima di fare questa cosa io la devo conoscere, la devo studiare” Questa situazione non è corretta.  L’uomo prima vede la luce, la conosce e poi dopo la studia. L’uomo prima conosce il pane e l’acqua, li assaggia e poi dopo li studia. Pertanto l’uomo prima conosce le cose e poi dopo le studia. Questa è la via naturale dello svolgimento. L’uomo sa che cosa fare e come fare ciò che si esige da lui, però qualche volta per malavoglia lui non vuole fare ciò che sa. Ci sono casi in cui l’uomo si dimentica che cosa deve fare e come farlo, però lui stesso è la causa di questo. Finché è sobrio, con una mente sveglia, l’uomo si ricorda e sa tutto, ma se beve qualche bicchiere di vino lui si dimentica tutto. Lui si dimentica sua madre, suo padre, sua moglie ed i suoi figli. Si ricorda solo una cosa: il bicchiere pieno di vino.

 

 

Spesso la gente si discolpa che non ha fatto niente come si deve fare perché non vede chiaramente gli oggetti. Perché non vede chiaro? – Perché ha messo davanti agli occhi una barriera spessa. Subito dopo aver tolto la barriera gli si rivelerà tutto davanti e vedranno chiaramente. È la luce che aiuta l’uomo a vedere chiaramente. Che cos’è la luce? Finché è nella luce l’uomo vede la sua via e cammina liberamente senza inciampare. Subito la luce sparisce, lui non vede dove va ed inciampa. Pertanto la luce, la nozione, la libertà si studiano in due modi: attraverso la loro presenza o attraverso la loro assenza. Per esempio quando sei nella luce, tu riconosci le sue proprietà; se rimani nella tenebre, ancora impari le proprietà della luce. Finché hai la nozione, tu puoi studiare le sue proprietà; dopo che tu perdi la tua nozione e diventi un ignorante, ancora studi le proprietà della nozione. Finché sei libero  tu impari le proprietà della libertà; se sei limitato tu ancora stai imparando le proprietà della libertà.

 

 

Allora, esistono due modi per imparare le cose: positivo e negativo. La Giurisprudenza la potete imparare in due modi: attraverso l’applicazione delle leggi e attraverso l’applicazione di soluzioni sbagliate. Quando incontrate qualche cosa  sbagliata nella vostra vita, voi iniziate a soffrire.  Nel mondo soffre anche la gente giusta, come coloro che servono alla causa degli stolti.  Cristo era un uomo giusto, ma visto che ha preso i peccati della gente ingiusta ha dovuto passare attraverso grandi sofferenze. Ognuno che diventa garante di gente peccatrice, la quale mangia, beve e non paga, porterà le loro sofferenze e peccati. Qualcuno ha mangiato, ha bevuto, ma per lui paga quello che gli è diventato garante. La legge “prende” il ricco e non quello che ha mangiato e bevuto tutto. Chi non vuole pagare non dovrà diventare garante.

 

 

Visto che non capisce le leggi della vita, la gente si crea delle disgrazie da sola. In questo senso alcune di queste persone assomigliano alle mosche, che si posano dovunque gli capita. La mosca è estremamente boriosa. Questa si posa sempre su posti ben visibili – sul naso, sulla fronte, sulle sopracciglia, sul viso dell’uomo. Con questo essa vuole fargli capire che è di origine nobile. Quando la prende in mezzo alle dita, l’uomo le fa capire che non si può paragonare con lui. Pertanto quando entra nel mondo, l’uomo si deve posare su di un posto nascosto, cioè, l’ultimo posto, che non lo veda nessuno. Pure la legge ha le mani. Se ti prende la legge ti terrà finché vuole. “Ma io sono di un’origine nobile”. – Se sei di origine nobile esci dalle sue mani. Fai approvare la forza della tua origine.  Quando vede che è impossibile risolvere la propria situazione, l’uomo inizia come la mosca a pregare, a cantare, perché lo liberino. La mosca dice all’uomo che la tiene in mano: “Se sei un musicista, sii misericordioso con me. Io sono una creatura debole, piccola. Io credevo di essere forte, ma ho visto che c’è chi è più forte di me. Se mi stringi ancora mi schiaccerai”. L’uomo apre la mano e la mosca vola libera. Che cosa racconterà questa mosca alle sue amiche? Ella dirà loro: “Quando andate nel mondo delle leggi non vi avvicinate troppo a loro. State sempre lontane e all’ultimo posto”.

 

 

Quando vuole bene a qualcuno la gente si comporta come le mosche – gli si siede vicino. A loro piace avvicinarsi a lui per sentirlo. Qualcuno dice: “Quando voglio bene a qualcuno lo voglio vedere sempre davanti agli occhi”. Che cosa acquisirai se tieni il tuo amato sempre vicino a te? Essere in una vicinanza fisica con la persona, questa ancora non è una vicinanza. La vicinanza è una cosa interna. Tu puoi essere vicino a una persona quando la tieni nella tua mente, nel tuo cuore. La stessa cosa si vuole anche da lei. Questo legame è essenziale. Tenere l’uomo nella tua mente – nel mondo immenso del pensiero e nel cuore – nel mondo vasto dei sentimenti – questo vuol dire vicinanza. La vicinanza fisica provoca scontentezze, collisioni e contraddizioni tra di loro. Tale è la situazione dei rami dell’albero. Anche il vento più leggero li costringe a stropicciarsi tra di loro e di conseguenza diventano storpi.

 

 

Nel loro amore la gente moderna inizia bene e finisce male. Perché? – Perché non rispettano la distanza alla quale l’amore agisce. Due amici oppure una fanciulla e un giovanotto che si vogliono bene all’inizio gli basta vedersi solo da lontano. Il giovanotto, per esempio, sta dicendo: “Voglio intravedere solo da lontano la mia amata”. Se riesce a intravederla, durante tutto il giorno lui è contento e felice: canta, lavora, si muove – pensa solo a lei. Il secondo giorno dice: “La voglio solo intravedere”. Ma dopo che la vede, lui aumenta l’angolo della propria visione – la vuole prendere tutta con il suo sguardo. Il terzo giorno lui vuole sentire soltanto una parola da lei, vuole sentire la sua voce. Dopo che sente la sua voce lui è felice, non vuole nient’altro. Il quarto giorno dice a se stesso: “Ho sentito la sua voce, ha la voce di un angelo, ma vorrei che rivolgesse una parola a me”. La fanciulla gli rivolge una parola e lui si trova al settimo cielo di felicità.  Ma poi dopo neanche questo lo soddisfa, vuole parlare un po’ con lei per capire come sta ragionando lei. Giorno dopo giorno lui s’avvicina a lei finché alla fine litigano. Gli innamorati sono molto sensibili. Il loro orecchio é tanto sofisticato che ogni parola rozza provoca una ferita nel loro cuore. Se le parole degli innamorati provocano ferite, ciò significa che l’Amore li ha abbandonati.

 

 

L’Amore esige un approccio ideale nei rapporti tra la gente. Per discolparsi qualcuno dice che nonostante esteriormente è ruvido, almeno ha un atteggiamento interno buono. L’Amore esige dall’uomo un atteggiamento buono sia esterno che interno.  L’uomo da solo disegna la propria via ed i rapporti con la gente. Lui stesso è la causa dell’essere stimato o del non essere stimato dalla gente. Dal suo atteggiamento dipende la stima di cui gode. Com’è il tuo atteggiamento con la gente, così sarà anche il loro atteggiamento con te. Questa è una legge che vale nel mondo fisico, nel mondo Spirituale e nel mondo Divino. Oltre questo è notato che ogni atto negativo nel mondo Spirituale trascina le conseguenze anche nel mondo fisico. Per esempio se un uomo dice una bugia, immancabilmente gli succederà qualcosa: o cadrà, o si ammalerà, o qualcuno gli farà qualche disgrazia. Per questo La Scrittura dice che non c’è niente di nascosto nel mondo. Anche se fosse una piccola bugia, essa è simile ai microbi che si riproducono e provocano delle disgrazie alla gente. Mentre si riproduce, la bugia lascia le sue impurità nella mente e nel cuore dell’uomo e con questo gli provoca grandi guai.

 

 

Quando si trova davanti alle difficoltà e alle sofferenze, davanti al male, la gente vuole essere da qualche parte lontana. Qualsiasi cosa facessero queste persone loro non la potrebbero evitare. Soprattutto il male non è fuori dall’uomo ma è dentro di lui. Se il male è fuori dall’uomo e dentro non c’è, esso è innocuo. Finché è fuori dall’uomo il male esiste soltanto come una possibilità. Se entra nell’uomo penetra nel suo sangue e lo avvelena. Lo stesso fa anche il microbo. Finché è fuori dall’uomo esso esiste soltanto come una possibilità. Se entra dentro di lui, esso inizia a riprodursi, penetra nel suo sangue e lo deteriora. Sapendo questo l’uomo non deve permettere che entri nella sua mente neanche un cattivo pensiero e nel suo cuore – neanche un cattivo sentimento o desiderio. L’energia mentale che è stata data all’uomo è destinata solo per pensieri buoni. L’energia cardiaca è destinata solo per buoni sentimenti e desideri. L’energia della volontà umana è stata data solo per atti buoni.  L’uomo è libero per pensare, sentire e fare come vuole, ma per tutto ciò lui porta la responsabilità e le conseguenze.  Tanti parlano per la volontà libera e dicono che l’uomo può vivere, pensare, sentire e fare come vuole. Veramente, l’uomo ha una volontà libera e può vivere come vuole, ma per lui ci sarà un destino. Lui non si potrà liberare dalla responsabilità per i propri atti. Se non vuole essere giudicato lui deve vivere come Dio vuole. Quando entra nella scuola, l’allievo segue il programma che i maestri hanno preparato e non il proprio programma. Lo studente che va nell’Accademia della musica suona quello che il programma esige. Lo studente nell’Accademia dell’arte dipinge i quadri che sono previsti nel programma.

 

 

L’uomo è stato inviato sulla Terra per studiare ciò che ha determinato Dio. Se non esegue questo programma lui sbaglia, fa dei delitti. Quando si trova davanti a una responsabilità l’uomo si discolpa che ha seguito la sua via predestinata. 

 

 

Qual è la via che lui segue e chi ha predestinato questa via? Qualcuno dirà che si deve sposare, che nella sua via c’è stato il matrimonio. Ma lui sa chi gli ha predestinato questa via?  Se l’uomo si deve sposare o no – questa è una via predestinata da Dio. Pertanto quando accetta questa via, l’uomo deve chiedere a Colui che l’ha predestinata se deve partire sù questa via o no. A qualcuno Dio ha predestinato di sposarsi, a qualcun altro no. Che cosa vediamo nella vita? – Di solito si sposa la gente a cui non si è predestinati; quelli, invece, che hanno la predestinazione di sposarsi non si sposano. C’è poca gente che fa quello che gli è stato predestinato. Nell’uomo c’è un’essenza che ama fare proprio ciò che gli è proibito. Se si sposa o non si sposa, è importante che l’uomo faccia la Volontà Divina.  Se non fa la Volontà Divina lui è condannato a sofferenze. Se vuoi non soffrire, esegui la Volontà Divina! Detto in un altro modo: l’uomo per primo deve eseguire la volontà di suo padre –sentirsi dire  da lui che ha proceduto bene. Poi dopo lui deve eseguire la volontà di sua madre – anche da lei deve sentirsi dire che ha proceduto bene. Alla fine lui deve eseguire anche la propria volontà e sentire da quello che vive in lui stesso che ha proceduto bene. Dopo che sente queste tre voci, se riceve un’approvazione per i propri atti da questi tre posti, l’uomo è sulla via giusta della sua vita. 

 

 

L’uomo soffre. Perché?   - Ci sono tre cause: o perché non pensa giustamente, o perché non sente giustamente oppure perché non procede giustamente. Pertanto veramente giusto è quello che è pensato, sentito e fatto giustamente. Quando sto spiegando che cosa è giusto e che cosa no, non giudico nessuno. Se giudico voi, giudicherò anche me stesso. Se giudico voi, sporcherò me stesso. E che cosa favorisco io quando mi sporco? Oltre a non favorire, io perdo.  Qualcuno si lamenta che lo hanno derubato. Quanto lo hanno derubato? – Hanno preso dalla sua cassa cento leva. Io tiro fuori dalla tasca cento leva e glieli dò. Quando risolvo l’errore del mio fratello, con questo risolvo un mio errore. Un uomo deve derubare, deve fare delitti? – L’uomo non deve rubare, ma deve sapere una cosa: l’errore o il delitto non sta tanto nel furto, quanto nell’inganno che l’uomo inserisce nella propria mente, perché se ruba qualcosa di qua – di là metterà a posto le sue cose. Quando ruba qualche cosa l’uomo la mette davanti ai suoi occhi, davanti alla sua mente e in questo modo nasconde la luce e non può vedere chiaramente. Non vi interessate degli errori ed i delitti della gente. Se vi interessate dai loro errori, voi ne farete più di quelli che hanno fatto loro. Sorvegliate la purezza della vostra mente, del vostro cuore e della vostra volontà.

 

 

La gente moderna si sta chiedendo se si può vivere senza le  sofferenze. Chi non ha compreso il senso delle sofferenze, vuole liberarsi dalle esse. Chi comprende il loro senso, sa che esse sono necessarie per lo sviluppo dell’uomo. Senza sofferenze non c’è sviluppo. Ogni sofferenza, sopportata bene, va sempre premiata. Per ogni parola di offesa, che è stata superata bene, l’uomo riceve dieci parole dolci. Se una delle parole dolci cancella quella cattiva, restano nove parole dolci come capitale di riserva. Quando qualcuno chiede perché viene offeso ditegli che ogni offesa, sopportata bene, porta dietro di sè una grande ricchezza. Se dicono una cattiva parola di voi, dopo di essa arrivano dieci parole buone. Chi vi offende incoscientemente vi sta facendo un favore. Sapendo questo, non cercare la vostra giustizia. Lasciate che sia Dio a darvi giustizia. Finché cercate il vostro diritto da soli, non riceverete nessuna benedizione. Dopo che lasciate che sia  Dio a intervenire per il vostro diritto, riceverete la Sua benedizione. Quando v’ingiuriano, perseguitano, offendono, benedite Dio dentro di voi per ricevere la Sua benedizione.

 

 

Spesso la gente fa un bilancio dei propri atti, dei propri pensieri e sentimenti e si chiede perché non progredisce. Loro dicono che una volta avevano più amore l’uno verso l’altro che adesso. La causa di questo è che loro hanno messo alcune persone troppo vicino a sè e di conseguenza hanno coperto l’orizzonte davanti al loro sguardo. Pertanto non avvicinate l’uomo vicino a voi più di quanto lo ha avvicinato Dio. Quale sarebbe la vostra situazione se qualche cantante cantasse direttamente nel vostro orecchio? Anche se canta benissimo non sareste contenti e chiederete di allontanarvi da lui. Se lo stesso cantante si allontanerà da voi a una certa distanza, voi lo ascolterete con una buona disposizione. Quanto più lontani siete l’uno dall’altro,  tanto meglio. Che cosa acquisterete se volete conoscervi attraverso l’avvicinamento? Che cosa succederà con voi, se il Sole arriverà a una distanza due volte più vicina di questa che ha adesso? State dicendo che avrete più luce.  È vero, se il Sole s’avvicinerà alla terra  noi avremo più luce, però essa sarà troppo brillante, si potrà appena sopportare. Venere che è più vicina al Sole che la Terra, per non bruciarsi dal calore del sole, è avvolta nei vapori. Quando passa attraverso i vapori  l’energia solare diminuisce notevolmente la sua intensità e grazie a questo c’è la vita su Venere.

 

 

Tanti vogliono essere amati da tutti, vogliono approfittare di tanto amore. Non desiderate che vi amino più di quanto Dio ha previsto. Non desiderate che le madri, i padri, gli amici vi amino più di quanto Dio ha previsto. Se vi amano più di quanto necessita, voi siete sottoposti a sofferenze.

 

 

Se noi rimaniamo nella Luce e se la Luce rimane in noi, il mondo ci si manifesterà. Secondo la legge dell’Amore l’uomo potrà conoscere le cose soltanto quando esse sono state messe al loro posto. E per essere amato da qualcuno ti devi mettere a una distanza tale da lui, alla quale Dio ti ha messo. Per poter vedere le stelle chiaramente l’astronomo deve mettere il suo  telescopio a una distanza precisa da ogni stella. Se lo mette sul punto della messa a fuoco, esse si vedono chiaramente. L’uomo  comune mette vicino ai suoi occhi quegli oggetti e quelle persone che ama di più. Quanto più vuol bene loro, tanto più vicini stanno davanti ai suoi occhi;  tanto meno vuol bene loro, tanto più lontani sono dal suo sguardo. Se non vuol loro bene per niente, lui proprio non li vede. L’uomo ragionevole mette le cose alla distanza giusta. Se li mette a una distanza determinata, lui li vuole quanto occorre. Quando volete bene alla gente quanto occorre e quando loro vi vogliono bene quanto occorre, sia in un caso che nell’altro ci si trova sul posto determinato da Dio.

 

 

Cristo dice: ”Non giudicate per non essere giudicati”. Accada quel che accada nel mondo esterno, non giudicate. Dagli errori del mondo esterno vi potete ammonire, ma non giudicare. Non giudicate e neanche lodate. “Non ho il diritto di esprimere la mia opinione?” – Hai il diritto di dire l’opinione di Dio, ma non la tua. Nessuno ha bisogno dell’opinione dell’uomo. Il mondo necessita dell’opinione autorevole di Dio, ma non dell’opinione dell’uomo, che oggi pensa in un modo ed il giorno dopo – in un altro modo. Preziosa è l’opinione di chi è un portavoce di Dio.

 

 

Alcuni religiosi stanno citando in continuazione le parole di Cristo – che cosa ha detto Cristo duemila anni fa. Cristo parlava bene nel Suo tempo, ma lui continua a parlare tuttora. Attenersi solo alle parole che Cristo ha detto nel passato e come diventare lieti per le parole di un bambino di cinque anni. Questo bambino è cresciuto ormai, è diventato un giovanotto di 21 anni. Ascoltate che cosa vi sta dicendo lui oggi.  Una volta Cristo parlava agli ebrei sia con le parole e anche con la frusta – secondo il loro sviluppo di quel tempo. Alla gente moderna Cristo parla in un altro modo, in un’altra lingua. Ascoltate anche quello che vi sta dicendo oggi. Volete che oggi Cristo vi parli con la frusta oppure con qualche altra legge? – È preferibile che che oggi Cristo vi parli tramite la legge dell’Amore, della Saggezza, della Verità, che tramite la legge della frusta. Applicate la legge dell’Amore per primi verso voi stessi, per perdonare prima voi stessi. Dopo che applicate l’Amore verso voi stessi  e perdonate voi stessi, voi applicherete la stessa legge anche verso i vostri vicini. Dio perdona tutto. Quando fa qualche errore l’uomo sente la voce di Dio dentro di sè, Chi gli dice: “Correggi il tuo errore  e non sbagliare più. Non giudicare per non essere giudicato. Se giudichi gli altri, il tuo destino ritorna verso di te”.

 

 

Da oggi entro la fine del 1939 si assegna un grande premio per chi durante i tre mesi che restano da quest’anno non dirà neanche una parola cattiva, non ammetterà un cattivo pensiero nella mente, non accettarà un sentimento cattivo nel cuore  e non eseguirà neanche un atto cattivo. Colui che si asterrà da tutto ciò che è negativo, oltre al premio assegnato lui salvaguarderà la propria energia: non si arrabbierà, non si stizzirà, non litigherà. Se vede due persone che litigano lui deve allontanarsi a una distanza tale, da sentire e vedere solo il bene. Il mondo ragionevole esige da tutta la gente di vivere in modo fraterno, d’amore.  Il mondo ragionevole è stufo del disordine che la gente ha inserito nel mondo, dei pensieri, sentimenti e atti sbagliati umani, dei fallimenti umani. I malintesi umani si riflettono nel Grande mondo e provocano grossi cataclismi.  

 

 

Il mondo ragionevole ha deciso di punire la gente non con un diluvio, come una volta, ma con il fuoco. La gente ha scavato nascondigli sotto terra per proteggersi dalle proprie bombe, ma dove si nasconderà dal fuoco che scende da sù? Questo fuoco farà sciogliere la Terra in una profondità di più di 25 metri. Dove e come si nasconderà la gente da questo fuoco? Che cosa succederà allora con l’umanità? Chi sopravvivrà, potrà raccontare. Se questo è vero o no, lo proverete tutti. Non rimarrà nessun uomo sulla Terra che non passerà da questo fuoco.  Voi dovete essere pronti a sopportare questo fuoco, come lo hanno sopportato i tre giovanotti nel forno di fuoco. Il fuoco di cui parlo adesso ha cominciato ormai ad agire. Esso ha bruciato tanta gente. Che questo fuoco agisce nel mondo lo vediamo dall’esaurimento del sistema nervoso della gente, dalle loro malattie fisiche e psichiche. Per quelli che seguono la via Divina questo fuoco è una benedizione. Per quelli che non seguono la via Divina, questo fuoco è un martirio.

 

 

Io vi auguro di seguire la via dell’Amore. Voi seguite la via dell’Amore, ma in un modo sbagliato. In che cosa sta l’errore? L’errore sta in questo, che quando amate qualcuno, lo avvicinate verso di voi più vicino di quanto occorre. Se non lo amate, lo allontanate da voi più di quanto occorre. Io vi consiglierei di pensare, sentire ed agire così, come Dio pensa, sente ed agisce tramite voi. Quanto alle manifestazioni dell’Amore, mettete la gente né troppo vicino, né troppo lontano da voi. Quanto si tratta di una valutazione delle cose, non vi rimproverate, e neanche vi lodate l’uno con l’altro. La distanza alla quale la gente deve stare uno dall’altro si determina dalle loro necessità. Si incontrano due persone: il primo ha sete, porta un bicchiere per l’acqua e l’altro porta una brocca piena di acqua. Il primo porge il bicchiere, l’altro lo riempie. Qual è la distanza tra la mano tesa dell’assetato a quello che sta versando l’acqua, tale deve essere la distanza tra quelli che si vogliono bene. Se rispettano questa distanza i loro rapporti saranno buoni. Il braccio è la misura per la distanza tra la gente. Quando due persone si tendono la mano da soli determinano la distanza alla quale li ha messi Dio.

 

 

Pertanto se vuole seguire la via dell’Amore, l’uomo deve mettere la sua mente, il suo cuore e la sua volontà al loro posto. Questo esige Dio da ogni uomo. Questo vuol dire che un uomo esegue la Volontà Divina. Se non esegue la legge di Dio come deve essere fatto, anche se l’uomo si giustifica quanto vuole, c’è qualcosa dentro di lui che gli dice: “Non fai bene, correggi il tuo errore”. Per eseguire la Volontà Divina l’uomo deve prendere un tono corretto nei suoi pensieri, sentimenti e atti. Il tono corretto fa il pensiero luminoso, i sentimenti – caldi e buoni e gli atti – nobili. Anche la mente, il cuore e la volontà dell’uomo hanno il loro tono determinato. Quando la mente, il cuore e la volontà si manifestano secondo il proprio tono, l’uomo sente gioia ed allegria in sé. Lui è lieto che pensa, sente e fa in modo giusto. Quando applicate correttamente il tono della vostra vita, sentirete la voce del Padre vostro: “Forza, schiavo buono e fedele! Forza, figlio buono e fedele!”

 

 

E così, posate ogni cosa al suo posto, come posate i numeri al loro posto. Quando mettete in ordine i numeri da 1 a 10 ai loro posti vedete, che ogni numero precedente è più piccolo del successivo. Se avete da dare un leva voi siete lieti che il vostro debito è piccolo. Ma se mettete il numero uno al posto del numero nove, la vostra gioia sparisce. Il debito che è al primo posto, al posto del numero uno si moltiplica nove volte. Non spostate il posto delle cose, per non crearvi delle sofferenze inutili. 

 

 

Come allievi voi dovete prendere i toni correttamente, cioè, dovete pensare giustamente. Se un uomo non pensa giustamente, lui non è capace di cantare bene; se non sente giustamente, lui non è capace a dare un’espressione nel canto; se non fa giustamente lui non è capace ad inserire forza e tono nel canto. L’uomo non può cantare senza la partecipazione della  sua mente, del suo cuore e della sua volontà. Se canta in questo modo l’uomo si può auto educare. Quando cantate, L’Amore, La Saggezza e La Verità devono prendere partecipazione nel canto per riuscire a dare un’espressione di tutto ciò che Dio ha messo dentro di voi. Questo è il canto vero.

 

 

Io vi auguro adesso che cantiate così, che la vostra mente, il vostro cuore, la vostra volontà, la vostra anima e il vostro Spirito canteranno insieme a voi. Aprite la vostra anima all’’Amore, alla Sapienza e alla Luce, alla Libertà e alla Pace. Date via al bene dentro di voi per poter collegarvi con tutti gli esseri ragionevoli che arrivano per aiutarvi.

 

 

 Io vi auguro di collegarvi con gli esseri ragionevoli che arrivano per congratularsi con voi per il coraggio, perché avete pensato, sentito e fatto così, come Dio esige. 

 

 

Vi auguro che siano sempre vostri compagni nella via il calore dell’Amore, la luce della Saggezza e la forza della Verità.

 

22 settembre 1939 г., ore 5., Sofia – Izgrev

 

Traduzione dalla lingua bulgara: Jeni Dobreva

Redazione: Katia Giannotta

 

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